L’ultima partita di Pablo Lima. Il saluto del padel mondiale: “Grazie leggenda”

L'ultima gara di uno dei giocatori simbolo di questo sport
L’ultima partita di Pablo Lima. Il saluto del padel mondiale: “Grazie leggenda”

Pablo Lima è stato, è e rimarrà un gigante. E ieri, “el canon de Porto Alegre”, non è riuscito a trattenere le lacrime. Quella persa ieri 6-3 6-3 contro Juan Lebron e Ale Galan, in coppia con Agustin Silingo, è stata l'ultima partita di uno dei più forti giocatori di sempre. Uno di quelli che può dire di aver contribuito a portare il padel su un’altra dimensione, e non solo per gli oltre 50 titoli conquistati in carriera. Coloro che erano sul campo lo hanno abbracciato uno a uno poi Lima ha ricevuto una targa ricordo e, sui social, migliaia di messaggi. Dalle dediche dei suoi ex compagni al tributo di tanti appassionati che hanno visto le sue magie sui campi di tutto il mondo. Anche quelle con la maglia della nazionale brasiliana, con cui ha sempre disputato il Mondiale, interpretando perfettamente il senso di attaccamento alla maglia e al proprio Paese. La carriera di Pablo Lima sarebbe dovuta finire alla fine del 2023, ma i problemi alla schiena che lo hanno accompagnato in questo ultimo periodo hanno accorciato la sua ultima stagione.

Ho avuto il privilegio di fare un lavoro bellissimo - le sue parole, commosse -. Lascio il padel molto felice e soddisfatto, con la consapevolezza di aver sempre rispettato al massimo questo sport”. Da Fernando Belasteguin a Juani Mieres (con quest’ultimo ha formato la leggendaria coppia dei “Los Principes”), da Agustin Tapia a Paquito Navarro ad Ale Galan, fino ad arrivare a Franco Stupaczuk, con cui Lima ha vinto due titoli Premier Padel nel 2022, a Mendoza e New Giza, tutto il mondo del padel ha salutato il brasiliano. “Ci sono voluti quattro anni e mezzo per fare quello che dicevamo, buttandoci a capofitto su ogni pallone in ogni allenamento - il pensiero di ‘Bela’ -. Siamo stati molto forti quando abbiamo dovuto affrontare infortuni importanti, abbiamo apprezzato molto le vittorie ma anche l'impegno di ogni giorno. Vent’anni come atleta professionista, ma niente è paragonabile al miglior trionfo della tua vita: la famiglia che hai formato non ha data di scadenza, perché sarai il padre di Victor per tutta la vita”.

“Ho avuto il privilegio di condividere la pista con te - il messaggio di Navarro -. Sei stato un riferimento che ha segnato un’epoca nel nostro sport e al quale saremo sempre grati per quello che hai fatto dentro e fuori dal campo”. “Hai lasciato un’eredità impeccabile e un percorso da seguire per i più giovani - le parole di Ale Galan, che battendolo ha di fatto chiuso la sua carriera -. Grazie per aver portato questo sport dove è oggi. Grazie per aver fatto divertire tutti gli amanti di questo sport da 20 anni”.

C'è un tipo di emozione molto particolare che si prova di fronte a coloro che sono in grado di accendere la passione fino a diventarne simbolo e punto di riferimento - le parole del presidente della FIP, Luigi Carraro -. Pablo Lima è ed è stato uno di questi e non soltanto per i successi conquistati sui campi di tutto il mondo, ma anche e soprattutto per lo spirito con il quale ha indossato la maglia del suo Paese nelle diverse edizioni dei Mondiali di padel. Una maglia con la quale ha rappresentato il Brasile, la sua Federazione e la sua gente incarnando alla perfezione l’alto valore agonistico, di passione e di appartenenza del suo popolo. Ecco perché Pablo è stato e resta un grande esempio per tutti noi e per le nuove generazioni che avranno il compito di portare sempre più in alto questo sport”.

"Pablo Lima, o "Pablito”, ha costruito la carriera più incredibile tra i giocatori di padel brasiliani. Il suo talento - ha infine commentato Eduardo Langer, Presidente della Confederazione Brasiliana di Padel - la sua grinta e la sua determinazione sono esempi per le generazioni a venire, contribuendo alla crescita e al rinnovamento di questo sport in Brasile. Speriamo di continuare a contare su di te, ora anche fuori dal campo, grazie di cuore, Pablito".

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