Flavio Abbate, nuova vita dal tennis al padel: "Sogno l'azzurro"

Il 19enne siciliano continua a raccogliere successi e ha le idee chiare: "Voglio diventare uno dei migliori"
Flavio Abbate, nuova vita dal tennis al padel: "Sogno l'azzurro"

Una grande estate per Flavio Abbate, nato a Siracusa il 31 luglio 2004, che dopo aver vinto a Luglio il FIP Promotion Città dei Templi e il FIP Rise di Biella con l’italoargentino Nicolas Brusa, ha conquistato anche il FIP Rise a Zurigo e questa volta in coppia con il 25enne romano Giulio Graziotti. Il mancino che è tesserato con il Seven Padel Village Siracusa, ha vinto anche a marzo la prima tappa del circuito Slam Padel by MINI 2023 in coppia con il veterano Marcelo Capitani.

Ti aspettavi di diventare cosi competitivo in meno di 2 anni?
«Non ho mai pensato di arrivare a questo livello in così poco tempo. Le persone mi hanno sempre detto di avere delle buone potenzialità per diventare uno dei migliori giocatori italiani però io mi sono sempre concentrato sul mio percorso di lavoro e di crescita e questo mi ha portato a essere ciò che sono ora».

Nostalgia del tennis?
«Spesso penso a quanto sarebbe bello tornare a giocare a tennis e ogni tanto nel tempo libero e fuori dai tornei, gioco con mio padre o con qualche mio “collega” ex tennista, oggi padelista».

Parteciperai ai campionati italiani assoluti a novembre?
«Sì, ancora devo trovare il compagno perché col fatto che Nico non è in Italia da cinque anni, da regolamento non potrà giocare con me».

Quali sono i tuoi obiettivi?
«Giocare più tornei internazionali possibili inclusi i Premier e proprio in quest’ottica spero che a dicembre mi daranno una wild card per provare a confrontarmi con i più forti. Per il 2024 il mio obiettivo sarà iniziare a giocare in maniera fissa il circuito Premier».

Chi è il tuo coach?
«Mi alleno con Adriano Sammatrice e di lui apprezzo l’impegno, la dedizione e la passione con la quale mi ha sempre seguito sin dal primo giorno. È come un secondo padre per me».

Hai in mente di andare prossimamente in Spagna per migliorare il tuo gioco?
«Sicuramente sì, nei mesi di gennaio e febbraio per imparare a “crescere” dai miei colleghi spagnoli».

Sogno nel cassetto?
«Dopo aver fatto parte della Nazionale Under, sarei onorato di poter giocare con la prima squadra e magari avere la
fortuna di confrontarmi contro la Spagna».

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