Napoli e il padel, è un vero amore

L’assessore Ferrante: "Tra i tanti progetti anche nuovi campi"
Napoli e il padel, è un vero amore

Negli ultimi anni Napoli sta diventando sempre più l’epicentro dello sport europeo. Un riconoscimento legittimato dal titolo della Capitale Europea dello Sport nel 2026, assegnato da ACES Europe, Federazione delle Capitali e Città Europee dello Sport, che porrà il capoluogo campano al centro della scena mondiale nei prossimi anni.

Le parole di Ferrante

In questo quadro, non poteva mancare l’importanza data al padel, attraverso la riqualificazione degli impianti sportivi deliberata dalla Giunta Comunale: «Il Comune ha approvato il progetto definitivo volto a riqualificare il centro sportivo sito nel rione Incis di Ponticelli in via Walt Disney – le parole in esclusiva dell’Assessore allo Sport Emanuela Ferrante –, al fine di mettere a disposizione della collettività un impianto sportivo polivalente che permetta di coinvolgere non solo le diverse realtà sportive presenti sul territorio, ma anche i singoli utenti alla ricerca di strutture adeguate per praticare attività fisica. Un investimento da oltre tre milioni di euro, finanziato dal soggetto privato aggiudicatario della gara di affidamento. Il centro, che sarà operativo entro due anni, prevede la realizzazione di un nuovo campo di calcio a 11 e di tre campi da padel». Sport, socialità e aggregazione sono le linee guida dell’Amministrazione: «Il nostro obiettivo – continua l’Assessore – è quello di garantire, in un contesto di periferia urbana come quello che comprende Ponticelli, Barra e San Giovanni a Teduccio, uno spazio di aggregazione dove i ragazzi possano dedicarsi a più discipline sportive in piena sicurezza. Nella convenzione abbiamo inserito una clausola sociale che prevede forme di agevolazione per l’accesso ai corsi di pratica sportiva in favore di persone affette da disabilità e di soggetti rientranti in fasce di fragilità economica». Un obiettivo che ricalca in pieno le peculiarità del padel: «Amo tutti gli sport e ne pratico tanti, tra cui anche il padel, rivelatosi una piacevole scoperta – conclude Ferrante –. È uno sport inclusivo e ricordo quanto sia stato importante durante la pandemia, dimostrandosi un forte antidoto al rischio di alienazione e di isolamento per tutti noi».

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