Argentina, classe 1996, nata il 3 giugno a Paraná, Aranzazu Osoro Ulrich, è una delle giocatrici più insidiose e combattenti del circuito. Aranza o meglio “Zazu”, come viene soprannominata da tutti, è una vera trascinatrice in campo coinvolgendo ogni volta le arene in cui gioca in modo scenografico. Il pubblico la ama e la sostiene sempre con molto entusiasmo. Giocava fino ad alcune settimane fa in coppia con Marta Marrero, veterana ed ex numero 1 al mondo, che era rientrata in campo dopo un anno e mezzo dopo la maternità. Aranza proseguirà questo finale di stagione con l’esperta e campionessa del mondo, Veronica Virseda.
Quali sono le sue aspettative per questa stagione?
«Considerata l’attuale posizione in classifica, l’obiettivo è di arrivare tra le prime 8 coppie».
Quali sono le chiavi del successo in campo di una coppia?
«Le ore. Allenarsi insieme per tante ore, per conoscere al meglio il proprio partner».
Com'è il rapporto con le sue ex compagne fuori dal campo?
«È molto buono. Penso che quando entri in campo, hai solo una missione, ossia battere l’avversario che hai davanti. Poi finita la partita siamo amiche più di prima».
Vede qualche altro Paese emergere per il futuro?
«L'Italia sta diventando molto forte nel femminile, così come la Francia, e presto ne vedremo delle belle anche dai Paesi nordici».
Le piace il tennis e ha mai giocato a pickleball?
«Sì, mi piace il tennis, anche se non lo pratico. Sul pickleball, penso che prenderà sempre di più piede, anche se ad oggi non ci ho mai ancora giocato».
Come vede il padel tra 10 anni?
«Penso che il padel sia una “bomba” e lo ha dimostrato con la sua crescita esplosiva. Ora speriamo che continui questo trend in modo costante».
Ha qualche rituale in campo prima o durante la partita?
«Ne ho parecchi, sono piuttosto maniacale».
A chi dedica le sue vittorie?
«Alla mia famiglia, che mi ha aiutato e sostenuto sempre, condividendo tutti i sacrifici che ho fatto per arrivare dove sono oggi».
Si trova bene con i social network?
«Sì, mi divertono molto, an- che se non gli dedico tantissimo tempo».