De Carli: "Il caldo non è un problema. Il Canada squadra fisica e veloce"

Il tecnico della mischia avverte i suoi: "Loro vogliono vincere, ma noi ci siamo preparati bene". A parlare è anche Minozzi: "L'importante è sempre il risultato della squadra"
De Carli: "Il caldo non è un problema. Il Canada squadra fisica e veloce"© AFPS

FUKUOKA - L'Italrugby è pronta a giocare la seconda gara del girone B dei Mondiali contro il Canada che, invece, scendono in campo per il primo turno. De Carli, concluso l'allenamento di rifinitura, parla delle condizioni per le gara di domani alle 16.45 locali (9.45 italiane): " "Oggi abbiamo trovato una giornata estiva e domani probabilmente la temperatura sarà ancora più alta. Il caldo non è un problema: abbiamo lavorato per tutta l'estate e ci siamo preparati bene per questa eventualità". Poi continua: "Il Canada è una squadra fisica con trequarti molto esplosivi che vanno affrontati con determinazione. Quattro anni fa li abbiamo affrontati durante la Rugby Wolrd Cup in Inghilterra e ci hanno messo in difficoltà. E' la loro prima partita e sicuramente come obiettivo hanno quello di esordire con un risultato positivo".

Lovotti: "Canada squadra fisica, vogliamo imporre il nostro gioco"

Andrea Lovotti sognava di giocare un Mondiale con la maglia dell'Italrugby e adesso è riuscito ad avverarlo: "Quattro anni fa sono stato convocato a competizione in corsa senza scendere in campo. Adesso non vedo l'ora di indossare la maglia Azzurra per la prima volta al Mondiale. E' un sogno che si avvera: da quando ero bambino immaginavo di poter essere qui e adesso è realtà". Sul Canada, invece, Lovotti non ha dubbi: "Il Canada? Squadra veloce e fisica, non ci regalerà nulla in mezzo al campo. Dal canto nostro abbiamo ben chiaro il nostro obiettivo e cercheremo di raggiungerlo imponendo il nostro gioco". Parole cariche di entusiasmo anche quelle di Matteo Minozzi, che ha segnato una meta all'esordio Mondiale: "L'importante è sempre il risultato della squadra. La mia altezza nel gioco un impedimento? Il rugby col tempo ha assunto sempre più una connotazione fisica, ma la mia altezza non è mai stata un limite. Punto sulle mie skills migliori senza farmi condizionare. La somiglianza con McKenzie? Abbiamo delle caratteristiche che ci accomunano. Mi piacerebbe un giorno giocarci contro".

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