© Getty ImagesTOKYO (GIAPPONE) - "Pensiamo profondamente che abbiamo fatto la cosa giusta", è questa la risposta di Alan Gilpin, direttore del Mondiale di rugby in corso in Giappone, a tutte quelle federazioni che si sono lamentate per la decisione degli organizzatori di cancellare alcuni match a causa del tifone Hagibis. Uno di questi riguardava proprio la nostra Nazionale, la cui partita contro gli All Blacks era in programma sabato scorso a Toyota. Agli azzurri sarebbe servita una vittoria con un punto bonus, una vera e propria impresa, alla quale Parisse e compagni non hanno potuto credere nemmeno per un minuto, visto che l'annullamento del match ha dato un punto a entrambe le squadre, eliminando di fatto gli azzurri dalla competizione. Una decisione che non è andata giù al capitano della nostra Nazionale, che ha chiesto maggior "rispetto". Gli altri match cancellati sono stati Inghilterra-Francia, in programma sempre sabato a Yokohama e Namibia-Canada, il giorno successivo a Kamaishi.
Le polemiche per Giappone-Scozia
Grandi polemiche ha suscitato la decisione di far disputare il match tra Giappone e Scozia. Si è parlato anche di pressioni da parte della federazione scozzese ai danni della federazione internazionale, con i britannici che avrebbero addirittura minacciato di occupare il terreno di gioco, in modo che la partita contro i padroni di casa si svolgesse a tutti i costi, domenica o un altro giorno. Alle polemiche ha risposto Brett Gosper, amministratore delegato della Coppa del Mondo: "Non siamo stati influenzati da conversazioni o commenti, abbiamo preso una decisione sulla base di ciò che avremmo affrontato".