Italrugby, Smith: "Sviluppiamo Dna basato sui risultati dei giovani"

Il ct della Nazionale azzurra: "Questi ragazzi devono imparare a giocare in stadi che speriamo tornino presto ad essere pieni, a gestire una pressione diversa"
Italrugby, Smith: "Sviluppiamo Dna basato sui risultati dei giovani"© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

PARMA - Al termine del primo raduno stagionale dell'ItalRugby, il ct Franco Smith ha parlato del rinnovamento del gruppo azzurro: "L'intenzione è sempre stata quella di guardare avanti, oltre una grande generazione di grandi atleti come Parisse o Ghiraldini, creando un nuovo cammino per l'Italia e sviluppando un Dna basato sugli ottimi risultati che i giovani delle ultime stagioni di Under 20 hanno ottenuto. C'è molto talento nei giovani italiani, un aspetto confortante con cui guardare al prossimo ciclo quadriennale".

"Quintin Kruger lavorerà sull'intensità"

La nuova Nazionale, puntando sui giovani, dovrà dunque accumulare esperienza: "Questi ragazzi che si affacciano o che hanno iniziato a confrontarsi con l'altissimo livello internazionale devono imparare a giocare in stadi che speriamo tornino presto ad essere pieni, a gestire una pressione diversa a quella a cui sono abituati e che può indurli a sbagliare sul campo: la mia esperienza, quella di Tronky, Giampiero, Corrado, Marius potrà aiutarli a canalizzare questa pressione in modo positivo. Quintin Kruger, il nuovo responsabile della preparazione, ha lavorato con me negli ultimi cinque anni e sa come allenare l'intensità e la forza che voglio vedere sul campo dalle mie squadre".

"Voglio costruire collaborazione con Benetton e Zebre"

Franco Smith ha fissato anche i punti cardini del nuovo ciclo della selezione azzurra: "Nuove abitudini, una nuova cultura, un'etica del lavoro elevatissima sono i pilastri su cui costruire la nostra Nazionale. Tutti noi allenatori conosciamo bene l'ambiente italiano, io ho allenato una delle franchigie in passato, conosco il modo di lavorare e voglio costruire una collaborazione ancor più solida con Benetton e Zebre: anche da qui passa la costruzione del nostro Dna". Infine il ct ha fatto un punto sul primo raduno della stagione 2020/2021: "In questi giorni abbiamo avuto l'opportunità di lavorare con meno pressione, non avendo partite all'orizzonte, e di concentrarci su alcuni dettagli senza pensare agli avversari o, viste le limitazioni, al contatto".

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