"Ho cambiato sesso, la decisione migliore di tutta la mia vita". Ellia Green, medaglia d'oro alle Olimpiadi di Rio del 2016, ha annunciato all'Associated Press di aver completato la transizione. "Dopo il ritiro ero entrata e uscita dagli istituti di igiene mentale per problemi seri. La mia depressione ha raggiunto un nuovo livello di tristezza". Green ha ritrovato la serenità con la compagna Vanessa Turnbull-Roberts, e con la loro figlia neonata, Waitui. "Mi hanno ispirato ogni singolo giorno". La sua storia è stata raccontata in un video mostrato nei giorni scorsi in un convegno internazionale sulla lotta alla transfobia e alla omofobia nello sport." Dopo avere terminato la mia carriera ho passato molto tempo sola in casa, in una stanza buia, non volevo vedere nessuno", ha spiegato Green. "Mi vergognavo di me stessa, sentivo di avere deluso molte persone, specialmente me stessa e mia madre. Mi sono sentita un completo fallimento, è stato straziante", ha affermato l'ormai ex atleta riferendosi al suo stato d'animo dopo la scelta della federazione australiana di escluderla per le Olimpiadi di Tokyo.
"Voglio aiutare le persone che vogliono fare il mio percorso"
Quella delusione la spinse al ritiro. "L'unica cosa che mi ha fatto restare positiva è che avevo già pianificato il mio intervento chirurgico e il trattamento per la mia transizione. Stavo contando i giorni insieme alla mia partner". Il suo obiettivo è ora proteggere le persone che vogliono intraprendere il suo stesso percorso, in particolar modo nello sport: "Bandire le persone transgender dallo sport è vergognoso e doloroso. Significa solo che i tassi di suicidio e i problemi di salute mentale peggioreranno ulteriormente". Attualmente Green lavora al Sydney International Container Terminal e studia per una laurea in sicurezza internazionale. Soprattutto, si definisce un "papà a tempo pieno, ed è difficile, forse più difficile di qualsiasi cosa abbia fatto".