Coronavirus, rinviata Irlanda-Italia del Sei Nazioni

Le autorità irlandesi hanno raccomandato il posticipo della sfida valida per il quarto turno del celebre torneo continentale di rugby
Coronavirus, rinviata Irlanda-Italia del Sei Nazioni© Getty Images

DUBLINO (Irlanda) - Non si giocherà l'incontro del Sei Nazioni di rugby tra Irlanda e Italia, in programma sabato 7 marzo a Dublino. Lo ha reso noto la federazione rugby irlandese, annunciando di aver accolto la raccomandazione del ministro della salute su indicazione del Team di emergenza della sanità pubblica irlandese. "Cominceremo immediatamente a lavorare con i nostri partner del Sei Nazioni per esaminare la possibilità di riprogrammare le partite, contando di avere novità già nei prossimi giorni", si sottolinea nella nota diffusa dalla federazione irlandese (Irfu). Il provvedimento di sospensione riguarda anche le partite tra le nazionali femminili e Under 20, che fanno parte del programma di incontri del fine settimana 6-8 marzo. E' stata la stessa federazione irlandese a sollecitare un incontro con il ministro della salute irlandese per avere chiarimenti sul da farsi.

Italia-Irlanda, le parole del ministro Harris

In giornata le autorità irlandesi avevano raccomandato il posticipo della partita del Sei Nazioni tra i XV del Trifoglio e gli azzurri a causa della diffusione del virus iniziata in Cina. Il ministro della sanità irlandese, Simon Harris, si è incontrato con i rappresentanti della federazione irlandese di rugby, la Irish Rugby Football Union, per valutare la situazione e capire quali accorgimenti adottare in merito. L'Italia ha il più alto numero di casi di virus in Europa, con oltre 370 persone contagiate e 12 decessi legati alla malattia. "So che causerà una grande delusione per molti, ma è importante prendere decisioni in relazione alla salute pubblica al di sopra e al di là di tutte le altre considerazioni", ha riferito Harris all'emittente irlandese Rte. Il ministro dei trasporti irlandese Shane Ross ha dichiarato alla medesima emittente che, sebbene non possa impedire ai fan del rugby di viaggiare dall'Italia all'Irlanda, non bisognava incoraggiare le riunioni di massa. "Ma non puoi impedire che arrivino, sarebbe assolutamente sbagliato. Manteniamo i confini aperti", ha aggiunto Ross. "Qui dobbiamo fare una valutazione del rischio": così l'ambasciatore irlandese per il Regno Unito, Adrian O'Neill, ai microfoni della Bbc.

A rischio anche Italia-Inghilterra

L'emergenza Coronavirus potrebbe mettere in discussione, dopo Irlanda-Italia, anche la partita tra gli azzurri e l'Inghilterra, in calendario fra 5 settimane. Dopo il suggerimento rivolto ieri dal dicastero della Sanità irlandese alla federazione di cancellare il match del 7 e la decisione della federazione irlandese di non far svolgere quell'incontro - rinviato a data da destinarsi -, oggi il ministro britannico della Salute, Matt Hancock, non ha escluso di poter dare la stessa indicazione sulla partita successiva. Sollecitato da parlamentari d'opposizine durante un dibattito a Westminster, Hancock si è impegnato a consultare il ministro dello Sport, Oliver Dowden, esperti e vertici della Federazione rugby per valutare al momento opportuno eventuali provvedimenti su Italia-Inghilterra. "Il nostro obiettivo è minimizzare ogni disagio sociale e rispettare i tifosi di rugby, ma al contempo garantire la salute pubblica: è un equilibrio difficile, ne discuteremo", ha affermato, aggiungendo di volersi coordinare anche con il collega irlandese.

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