Rugby, Dominguez: "L’Italia ora è più squadra. Lamaro leader perfetto”

Intervista all’ex campione azzurro: "Quesada cura molto i dettagli. Ha portato tranquillità e fiducia. Vedo più lucidità durante il gioco”

Il Guinness Sei Nazioni consegna una nazionale azzurra nuova, concreta, con un futuro tutto da scoprire. Si ha la stessa sensazione di quando nel 1997 l’Italia superò a Grenoble la Francia nella Coppa Fira (Coppa Europa) un risultato che fece scalpore, che permise agli azzurri di entrare tre anni dopo nel Torneo più antico del mondo “Cinque Nazioni”. In quella storica partita con il numero 10 giocava Diego Dominguez, che segnò la bellezza di 8 punti per quattro trasformazioni e 12 punti su punizione. Totale 20 punti. L’Italia vinse 40-32. In questo Torneo, come in altre occasioni, l’ex azzurro è stato il commentatore tecnico di Sky Sport. Al termine dei suoi commenti subito dopo la vittoria dell’Italia sul Galles aveva dichiarato: «Meglio che il Sei Nazioni finisca, non conta il quinto posto. Conta che la squadra italiana abbia disputato un Torneo straordinario, porti a casa una prestazione di squadra che nessuno, forse, poteva neppure immaginare. Da lì si può partire per costruire il futuro».

L’arrivo di Gonzalo Quesada cosa ha mutato nel modo di interpretare le gare?
«Una qualità che forse prima non c’era: tranquillità e fiducia, è un tecnico che cura maniacalmente i dettagli, ha instaurato un modo di interpretare la partita più equilibrato. Prima l’Italia attaccava da ogni parte, senza curarsi della fase difensiva. Il mio connazionale ha modificato molto questo atteggiamento, alternando i momenti di attacco e di difesa».

Lei conosceva Gonzalo Quesada?
«Ci ho giocato contro e quando ho saputo che sarebbe stato il tecnico degli azzurri, l’ho chiamato e gli ho detto: impara l’Italiano. Un conto è gestire una squadra, specie negli allenamenti, con il traduttore. Può essere un ingombro. Il tono di voce, il discorso, specie se lungo e complicato, se passa attraverso un’altra persona che traduce ciò che pensi e dici perde moltissimo. Gonzalo ha seguito il mio consiglio. È arrivato alla prima conferenza stampa che già si esprimeva bene in italiano».

C’è stata una squadra che l’ha delusa a conclusione del Sei Nazioni?
«Potrei dire Galles. Ma i Dragoni hanno schierato una squadra giovane, l’ho detto più volte durante il commento della partita, si sono battuti bene, specie contro la Scozia».

Qualche azzurro che l’ha impressionata favorevolmente?
«Michele Lamaro come capitano, è un leader perfetto. Ruba palloni e dirige la squadra, poi aggiungo dei nomi che non sono sulla bocca di tutti, come il pilone Simone Ferrari, ottimo in mischia, e i giovani come Mirco Spagnolo, quando è entrato ha fatto il suo, oppure Andrea Zambonin».

Suo figlio Thomas gioca centro nelle Zebre la franchigia di Parma, sappiamo che ha rinnovato il contratto sino al 2026.
«Sono felice, spero di poterlo andare a vedere, sabato prossimo a Parma, contro gli irlandesi del Leinster. Tutto sommato a volte non è facile, vivo tra Argentina, Parigi e Milano, quando sono impegnato con Sky».

Si è divertito in questo Sei Nazioni?
«Sì. Specie nel commentare l’ultimo match tra Francia e Inghilterra, una partita bellissima accanto a un fuoriclasse dei telecronisti del rugby Francesco Pierantozzi».

Record di ascolti televisivi su Sky. La partita contro il Galles è stata vista da 604 mila spettatori medi tra Sky Sport Uno, Now e Tv8. Il numero di spettatori unici è di 1.900.000. Italia-Galles ha fatto registrare uno share del 5,7%. La Nazionale azzurra è attesa nella prossima estate a tre appuntamenti importanti. Samoa e Tonga nel Sud Pacifico e contro il Giappone.

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