Campionati italiani 10000, La Rosa e Console trionfano a Ferrara

Il grossetano supera Meucci in volata e conquista il tricolore. Al femminile si impone la pugliese delle Fiamme Gialle, titoli U23 per Njie e Lonedo

Nei Campionati Italiani dei 10.000 metri, a Ferrara, volata vincente di Stefano La Rosa che in 28:36.86 si aggiudica la sfida tra maratoneti azzurri davanti a Daniele Meucci, alle sue spalle in 28:38.94. Dopo una gara condotta in coppia, il carabiniere grossetano va al comando a un giro e mezzo dal traguardo e poi piazza l’allungo decisivo all’inizio del rettilineo finale per avere la meglio nei confronti del pisano dell’Esercito, campione continentale in carica di maratona. Entrambi sono già stati selezionati per la gara sui 42,195 km agli Europei di Berlino (6-12 agosto). Terzo posto al bergamasco Nadir Cavagna (Atl. Valle Brembana) che scende a 29:57.14, mentre Nfamara Njie (Atl. Casone Noceto) conquista il tricolore under 23 con 30:02.63. Al femminile titolo assoluto per Rosaria Console. La pugliese delle Fiamme Gialle chiude in 34:56.52 seguita dalla 21enne Rebecca Lonedo (Atl. Vicentina), campionessa promesse con 35:51.28, e dalla ventenne siciliana Alessia Tuccitto (Trinacria Sport, 36:47.19). Per ambedue i vincitori di oggi è il terzo successo su questa distanza. Nelle gare di contorno, brillante prestazione della 21enne veneta Elena Bellò (Fiamme Azzurre) che sugli 800 metri porta a 2:03.48 il personale per un progresso di quasi un secondo, superando nel finale la tricolore assoluta Yusneysi Santiusti(Assindustria Sport Padova, 2:03.96). In apertura della manifestazione, intitolato il campo sportivo della città estense a Giampaolo Lenzi, ex DT della Nazionale maschile e uomo guida dell’atletica ferrarese, venuto a mancare tre anni fa.

LA ROSA-MEUCCI AL MASCHILE - Si risolve solo negli ultimi metri il duello tra gli azzurri di maratona. A vincere però non è il campione europeo dei 42,195 chilometri perché sul traguardo di Ferrara riesce ad imporsi Stefano La Rosa, che entra in testa nell’ultimo rettilineo e scatta senza trovare la risposta di Daniele Meucci. In una gara tirata dall’eritreo Ghebru Kokob (primo all’arrivo in 28:23.11), inizialmente insieme al connazionale Amare Samson, il parziale ai 5000 metri è di 14:22.60. Poco dopo l’ingegnere pisano, per dare una sferzata al ritmo, supera gli atleti africani che tornano quindi di nuovo in cima al gruppo, mentre al settimo chilometro La Rosa passa davanti all’allievo di Massimo Magnani che poi riprende in mano l’iniziativa, prima di essere sorpassato nel corso del penultimo giro: il responso del cronometro è 28:36.86 contro 28:38.94. Un decennio più tardi, lo stesso esito della rassegna di Cagliari nel 2008 quando La Rosa vinse il suo primo titolo quasi al fotofinish con Meucci, in una sfida tra coetanei e corregionali che va avanti fin dalle categorie giovanili: finora era quello l’unico precedente favorevole al grossetano sui 10.000 metri e adesso diventa 5-2 il computo dei confronti diretti. Per il 32enne dei Carabinieri, allenato da Giuseppe Giambrone, è il terzo successo in questa gara tricolore e il nono della carriera. La lotta per la terza posizione con 29:57.14 vede spuntarla il 23enne bergamasco Nadir Cavagna (Atl. Valle Brembana), azzurro del cross e della corsa in montagna. Quarto posto assoluto a Nfamara Njie (Atl. Casone Noceto), non ancora ventenne di origine gambiana, approdato da qualche anno in Italia dopo le peripezie di un lungo viaggio e cresciuto in Salento sotto la guida di Giammarco Buttazzo. Per lui anche il titolo promesse in 30:02.63 davanti al campione uscente Alessandro Giacobazzi (La Fratellanza 1874 Modena), 30:07.77, e ad Alberto Mondazzi (Atl. Mariano Comense), 30:09.70.

CONSOLE TRIS - La prima delle italiane al traguardo è Rosaria Console (Fiamme Gialle), che per l’ottava volta conquista un titolo tricolore assoluto mentre sui 10.000 metri è la sua terza vittoria.

Una gara quasi tutta insieme all’olandese Jill Holterman, presente fuori classifica, con cui si alterna al comando. Dopo un passaggio di 17:22.07 al giro di boa, l’azzurra prova ad aumentare l’andatura ma a due giri dal termine la 26enne dei Paesi Bassi allunga e chiude davanti in 34:41.75. Alle sue spalle 34:56.52 per “Rosalba”, reduce dal terzo posto alla Padova Marathon del 22 aprile (2h37:26) con lo stesso piazzamento alla Trieste Half Marathon di domenica scorsa in 1h14:24. La 38enne tarantina delle Fiamme Gialle, che segue i programmi del coach Luciano Gigliotti, da diversi anni vive a Jesi con il marito Daniele Caimmi, ex maratoneta azzurro. Nella rassegna nazionale assoluta il secondo posto con 35:51.28 va alla 21enne veneta Rebecca Lonedo (Atl. Vicentina), che si aggiudica anche il tricolore under 23. È il primo titolo italiano per la 21enne vicentina di Sovizzo, allenata da Gianni Faccin, che nel 2017 si era piazzata terza nella rassegna promesse dei 10 km su strada a Dalmine, guadagnandosi poi l’esordio in azzurro all’incontro internazionale di Rennes, in Francia. Sul podio inoltre la ventenne siracusana Alessia Tuccitto (Trinacria Sport), seconda tra le under 23 in 36:47.19 al debutto sulla distanza, mentre la terza delle promesse con 37:21.04 è Federica Zenoni (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter), che nei primi due chilometri aveva fatto coppia con la Lonedo prima di essere staccata.

800: BELLÒ AL PERSONALE - Applausi per Elena Bellò. La 21enne vicentina delle Fiamme Azzurre si prende una doppia soddisfazione: il record personale sugli 800 metri in 2:03.48 e anche il successo nella gara extra sulla pista di Ferrara, davanti alla campionessa italiana Yusneysi Santiusti (Assindustria Sport Padova) che viene appaiata e superata nel rettilineo finale prima di chiudere con 2:03.96. Per la veneta, allenata a Trento da Massimo Pegoretti, c’è un netto progresso di quasi un secondo rispetto al precedente limite (2:04.32 nella passata stagione a Gavardo) con cui sale al settimo posto nelle liste nazionali under 23 di sempre. Quest’anno la giovane mezzofondista ha vinto il tricolore assoluto indoor, mentre di recente è riuscita a ritoccare la migliore prestazione italiana di categoria nei 600 metri (1:29.20 il 18 aprile a Milano) e nello scorso weekend è cresciuta sui 1500 con 4:16.47 ai Societari di Caorle. Terzo posto oggi per Joyce Mattagliano (Esercito) in 2:04:52 che è il suo secondo tempo in carriera.

1500 PER ABDIKADAR - Tra gli uomini Mohad Abidkadar (Aeronautica) prevale sui 1500 metri con 3:41.07 e migliora quindi il suo primato stagionale: infatti aveva corso in 3:44.13 il 3 maggio al meeting di Palo Alto, in California, e il crono di oggi entra nella sua top ten di sempre guidata dal personale di 3:38.53 ottenuto nel 2015. Al secondo posto Fabiano Carozza (Aeronautica) in 3:43.79, ma in settima posizione si fa notare lo junior Pietro Arese (Safatletica Piemonte) che centra il PB con 3:45.96.

NEL NOME DI LENZI - Un momento di grande significato in apertura dell’evento con l’intitolazione a Giampaolo Lenzi del Campo Sportivo Scolastico di via Porta Catena nella città estense. L’ex DT della Nazionale maschile e uomo guida dell’atletica ferrarese, venuto a mancare nel 2015, ha lasciato un’impronta indelebile portando 25 atleti in azzurro, per un totale di 110 presenze in Nazionale di cui 78 in quella assoluta, ed è stato ricordato anche in occasione dell’interessante convegno che si è svolto alla vigilia, dal titolo “Correre ma non solo” con importanti relatori, e nel concerto di ieri sera tenuto dalla figlia Silvia Lenzi, violoncellista di fama internazionale.

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