Spettacolo alla Primiero Dolomiti Marathon

La carica dei 2.400 alla Primiero Dolomiti Marathon
Spettacolo alla Primiero Dolomiti Marathon

C'è chi arriva qui, nel cuore del Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino (TN), per godersi la bellezza dei suoi invidiatissimi panorami; altri vengono qui per affrontare coraggiosamente i suoi ripidi pendii, e altri ancora, invece, giungono in questo stupendo angolo del Trentino per assaporare le inimitabili proposte enogastronomiche.

In 2.400 hanno fatto tutto questo e persino di più – e soprattutto più velocemente: parliamo dei runners che hanno partecipato alla quarta edizione della Primiero Dolomiti Marathon, una gara di trail running che ormai è entrata stabilmente nel cuore degli appassionati. 

Saranno le vedute, sarà la varietà dei passaggi, sarà la gioia che gli atleti incontrano borgo dopo borgo o l'atmosfera festosa che accompagna l'evento dall'inizio alla fine, sarà l'organizzazione sempre sublime dell'US Primiero... sta di fatto che gli atleti arrivano immancabilmente alla striscia dell'arrivo esausti, ma con un sorriso che da solo riesce a descrivere la bellezza di questa gara di corsa alpina che si svolge su tre percorsi diversi. E che tracciati: il più impegnativo parte dall'ottocentesca Villa Welsperg, nella suggestiva Val Canali, e si snoda per 42 chilometri e 1.242 metri di dislivello fino al centro di Fiera di Primiero. L'altro trail, da 26 chilometri, trova invece il proprio start sotto le maestose Pale, a San Martino di Castrozza. Un terzo percorso, poi, è stato preparato anche quest'anno per chi ha voluto sgambettare spensieratamente, senza faticare troppo: si tratta del Family Trail, con i suoi 6,5 chilometri con partenza e arrivo a Fiera di Primiero. 

A portarsi a casa il primo posto del lungo – valevole per il challenge Eolo Fidal Mountain and Trail Grand Prix 2018 – è stato a sorpresa il ruspante diciannovenne bellunese Italo Cassol del team Alpago Tornado Run, con un tempo record di 3 ore e 34 secondi. Dopo aver percorso i primi chilometri insieme al favorito Michele Tavernaro, il giovane runner ha deciso di andare in solitaria tra le baite, i prati e i boschi che collegano la Val Canali a San Martino di Castrozza. Da lì in poi la solitudine più assoluta, e una crescente convinzione di poter tagliare per primo il traguardo. Fino a poche ore prima, però, Cassol non pensava certo di primeggiare: «mi sono slogato la caviglia tre settimane fa, sono stato fermo per due settimane. Ho ripreso ad allenarmi da poco». Beata gioventù! Dietro di lui, come si diceva, il campione primierotto Tavernaro, soddisfatto del proprio tempo, e Silvano Beatrici, capace di sopravanzare con una irresistibile rimonta, al penultimo punto di ristoro, l'ottimo Carlo Rigoni.  

Non c'è stata davvero storia tra le donne: Barbara Bani ha infatti conquistato la prima posizione nei primissimi metri di gara per poi non mollarla più per i successivi 42 chilometri, sfilando gloriosa sotto le favolose cime delle Dolomiti e del Lagorai Orientale, senza rivali e senza troppi pensieri. «Questa gara costringe a correre sempre, e se non ci si gestisce bene ti può mettere in croce» ha spiegato l'azzurra, reduce dai Campionati Mondiali Long Distance in Polonia. 3 ore, 26 minuti e 21 secondi il suo tempo, con quasi 30 minuti di divario dalla seconda classificata, la lussemburghese Tatiana Quesada del team Caeg Grevenmacher. A chiudere il podio della maratona alpina femminile Sara Stella, del team United Trail&Running.

Non tutti si sono cimentati nel lungo. Circa 1.400 partecipanti hanno infatti optato per il tracciato di 26 chilometri, con partenza a San Martino di Castrozza. Qui il dislivello in salita si faceva meno impegnativo, con 'soli' 448 metri di salita e 1.198 metri in discesa. La sfida, fin dalla vigilia, si annunciava tra due nomi precisi, ovvero quello del bellunese Luca Cagnati, azzurro fin dal 2013 e già vincitore lo scorso anno sul medesimo percorso, e l'idolo di casa Giancarlo Simion, due volte vincitore della 42 chilometri, che ogni anno scende dalla Svezia, dove lavora, per correre tra i propri boschi e pascoli natali. I due sono partiti quasi a braccetto, studiandosi a vicenda, puntando magari a correre insieme fino ai 1.683 metri di altitudine del Passet di Calaita, sfilando lungo le affascinanti acque dell'omonimo lago, per poi darsi battaglia in discesa. Non fosse che, come ha spiegato Simion, «Luca ne aveva certamente di più: ho capito che non c'era storia, e quindi dopo qualche chilometro ho scelto di prendermela con calma, godendomi il panorama». Il traguardo è dunque stato tagliato con un tempo di 1h34'03'' da Cagnati, che ammette «oggi infatti stavo bene, ma gli ultimi 5 chilometri ero un po' in difficoltà, forse perché sono  partito troppo forte». Dietro di loro si è invece piazzato il ferrarese Massimo Tocchio del team Salcus, non aduso a queste pendenze ma comunque capace di conquistare orgogliosamente l'ambito podio.

La 26 chilometri femminile ha invece visto il trionfo della peraltro orientista Anna Caglio, del team Polisportiva Besanese, dritta dritta dalla Brianza, che con un tempo di 1h50'55'' ha rifilato 5 minuti di distacco alla seconda Giulia Montagnian, dell'Atletica Saluzzo. Chiude in bellezza anche la terza Silvy Turcato, del Gruppo sportivo Piombino Dese.

Più di venti nazioni diverse rappresentate dagli atleti in gara, tante lingue parlate, e tanta, tanta passione per lo sport e per la montagna: anche quest'anno la Primiero Dolomiti Marathon ha dato il meglio di sé, con la soddisfazione di Luigi Zanatel, presidente della US Primiero: «Siamo molto felici, non solo per il numero di partecipanti, ma anche per la qualità degli atleti che si sono presentati al via». Un successo che non arriva certo dal nulla. Dietro a questa perfetta macchina organizzativa ci sono infatti circa 500 volontari, e anni di studio e di impegno: «abbiamo studiato questo percorso con lo staff di Primiero e con degli specialisti per più di 6 anni prima di decidere questo esatto tracciato, che proponiamo già da tre anni». Ora, mentre si scrive, i runner stanno festeggiando al Primiero Dolomiti Village con il Forst Party: l'appuntamento, naturalmente, si rinnova anche per il 2019. 

Per info: www.primierodolomitimarathon.it

 

Classifica 42K maschile

1 Cassol Italo Alpago Tornado Run 3:00:34;

2 Tavernaro Michele U.S. Primiero Asd 3:06:03;

3 Beatrici Silvano G.S. Fraveggio 3:11:14;

4 Rigoni Carlo Atletica Trento 3:14:38;

5 Donatini Alain Asd Tosco-Romagnola 3:15:57;

6 Frigerio Fabrizio Atl. Lecco-Colombo Costruz. 3:19:09;

7 Maggi Davide Sport E Benessere Asd 3:21:22;

8 Bettega Walter G.S. Pavione Asd 3:21:53;

9 Picchi Carlo Gs Pavione 3:23:53;

10 Frauenberg Hynek 3:25:04

 

Classifica 42K femminile

1 Bani Barbara Free-Zone 3:26:21;

2 Quesada Tatiana Caeg Grevenmacher3:53:49; 

3 Stella Sara United Trail&Running 03:58:05;

4 Barnabe Antunes Ines Beatriz Nuova Atletica 3 Comuni 04:21:23;

5 Rigoni Silvia Gs Pavione .04:23:26;

6 Simion Antonella U.S. Primiero Asd .04:23:30;

7 Tiron Silvia Atl.Audace Noale .04:27:10;

8 Breda Monica Gs Pavione  04:27:33;

9 Piloni Roberta O.S.A. Org.Sportiva Alpinisti 04:31:15;

10 Piantoni Laura Atl. Franciacorta 04:31:19

 

 

Classifica 26K maschile

1 Cagnati Luca Atl. Valli Bergamasche Leffe 1:34:03;

2 Simion Giancarlo Runcard 1:38:20;

3 Tocchio Massimo Salcus 1:45:18;

4 Cognolato Andrea Run Athletic Team A.S.D. 1:47:07;

5 Debertolis Ivan U.S. Primiero Asd 1:49:38;

6 Turrini Giampaolo Lbm Sport Team 1:51:36;

7 Dossi Riccardo Pol. Team Brianza Lissone 1:52:15;

8 Riz Erwin Lenti E Veloci 1:54:15;

9 Vio Roberto Venicemarathon Club 1:54:30;

10 Dametto Stefano Runcard 1:55:59

 

Classifica 26K femminile

1 Caglio Anna Pol. Besanese 1:50:55;

2 Montagnin Giulia Atletica Saluzzo 1:56:51;

3 Turcato Silvy G.S.Atl.Dil.Lib. Piombino Dese 2:02:32;

4 Monsorno Valentina Atletica Valle Di Cembra 2:03:28;

5 Pomaré Deborah Us Primiero 2:05:20;

6 Forte Lucia United Trail&Running 2:05:52;

7 Pievani Simona Club Pantera Rosa 2:09:37

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