Igor Cassina sfida sua sorella Mara: di corsa alla Ten Miles di Treviso

Cassina: "Corro per dare un contributo per la ricostruzione dei sentieri del Cadore, terra bellissima"
Igor Cassina sfida sua sorella Mara: di corsa alla Ten Miles di Treviso

TREVISO - Da anni ormai, da quando Valentina ha rapito il suo cuore, Igor Cassina è diventato trevigiano d’adozione. Prima ancora di trasferirsi a Ponzano, il ginnasta campione olimpico alla sbarra ad Atene 2004 ha incontrato la Treviso Marathon. Dopo una partecipazione in sella alle Hugbike nel 2016 (e poi lo scorso anno), nel 2017 lo sportivo lombardo ha corso la sua prima maratona, appunto a Treviso, concludendo sotto le 4 ore.

Quest’anno indosserà il pettorale della Treviso Ten Miles, la corsa ludico motoria Fiasp di 10 miglia (pari a metri 16.090) che vedrà un euro per ogni iscritto donato al Cai, sezione di Lozzo di Cadore, per sistemare i sentieri del comune andati distrutti durante il maltempo dello scorso autunno. Quella di Cassina sarà anche una sfida in famiglia, “contro” la sorella Mara (il cui fidanzato Max correrà invece la 42,195 km). “Dopo la Treviso Marathon avrei voluto preparare la maratona di Atene, tornando dove ho vinto la medaglia d’oro olimpica – commenta il quarantunenne – purtroppo a causa dei miei problemi, in particolare a una delle due caviglie, ho dovuto stoppare la corsa. Il sogno dei 42,195 km in Grecia comunque è solo rimandato. Da poco ho ripreso, ma con un chilometraggio ridotto. A breve farò la Treviso Ten Miles e finalmente io e mia sorella gareggeremo insieme. In fondo devo a lei il mio avvicinamento alla corsa, perché sostenne che non l’avrei mai battuta in questo campo. Ci saremmo dovuti trovare insieme due anni fa a Treviso, ma si infortunò. Domenica 31 marzo vedremo finalmente come andrà a finire. Anche se è una non competitiva, per noi sarà molto, molto competitiva”.

Non da meno l’aspetto solidale al quale Cassina tiene molto. “Un plauso anche per l’impegno solidale legato a questo evento – aggiunge l’ex ginnasta – ormai sono diventato trevigiano e veneto d’adozione e in questi anni ho avuto modo di apprezzare questa bellissima provincia e questa regione. Il Cadore è una terra bellissima. Il mio invito a tutti è quello di partecipare, divertendosi, facendo del sano movimento e dando una mano a quest’area del bellunese provata dal maltempo”.

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