Mosisa e Rionoripo firmano i nuovi record alla Trento half marathon

A Trento una domenica da primato. Record dell’evento battuti dagli africani ma anche dagli italiani Ahmed El Mazoury e Catherine Bertone
Mosisa e Rionoripo firmano i nuovi record alla Trento half marathon© Daniele Mosna

TRENTO – E’ la gara dei record la nona edizione della Trento Half Marathon, la 21,097 km insignita del Silver Label Fidal che si è corsa questa mattina dopo aver vissuto un prologo tutto adrenalina e campioni con il Giro al Sas del sabato sera. Queste due delle gare del Trento Running Festival che ha anche visto il Giro al Sas Kids e la Happy Family Run – “Corri per la vita”  in collaborazione con LILT.

Record e campioni anche per questa mezza maratona che ha regalato spettacolo e lasciato con il fiato sospeso gli spettatori in piazza Duomo incollati al mega schermo per vedere l’esito ed il risultato del duello tra gli atleti africani in gara. A vincere la Trento Half Marathon è stato l’etiope Tefera Mosisa che all’esordio in half marathon ha tagliato il traguardo in 1h01’12” andando a battere il primato della gara di 1h01’48” fissato da Justus kangogo nel 2017.

Sono andati forti fin da subito gli africani presenti, Mosisa, Haji e Geoffrey Korir, solo l’azzurro Ahmed El Mazoury ha voluto provare a tenere il passo, c’è riuscito solo fino a circa metà gara per poi staccarsi, il ritmo era per lui proibitivo. La sfida è diventata a due al 15km tra Mosisa e Yasin Hagi, prima insieme spalla a spalla, poi con il passare dei chilometri e l’ingresso nel centro storico è arrivato l’affondo decisivo di Mosisa che è riuscito ad avvantaggiarsi di qualche metro. Ultimo rettilineo di via Belenzani iniziato quando mancava un solo minuto allo scadere del precedente primato della gara, Mosisa ha accelerato e ha concluso con un gran tempo.

Yasin Hagi è arrivato così secondo a soli 7” di distacco in 1h01’19”, anche per lui una grande prestazione che sarebbe valso il primato della gara, un atleta di grande classe capace di vincere nel 2015 l’oro ai mondiali junior di cross. Terzo è il keniano Geoffrey Korir in 1h03’40” che ha preceduto non di molto il nostro Ahmed El Mazoury (Atl. Casone Noceto) che ha concluso quarto in 1h03’58”: “Da due anni non correvo così forte, stavo bene, ho provato a stare con i primi finchè ho potuto, le gambe giravano e comunque sono arrivato bene” le parole di El Mazoury che con il 1h03’58” ha battuto il primato ‘italiano’ della Trento Half Marathon che apparteneva a Said Boudalia dal 2011 con 1h05’12” dando così ampia soddisfazione agli organizzatori che hanno messo un premio speciale dedicato agli italiani affinché venissero a Trento a battere questo primato.

E’ record anche al femminile grazie ad una super prestazione della keniana Purity Rionoripo che ha vinto la Trento Half Marathon in 1h08’34” stracciando il primato della gara di 1h09’21” di Joyce Chepkemoi fatto solo l’anno scorso. Rionoripo che è una vera fuoriclasse, già vincitrice della Maratona di Parigi nel 2017 in 2h20’55”, uno dei crono migliori della storia di maratona, era oggi al rientro dopo uno stop dovuto alla maternità. E’ andata anche molto vicina al suo primato personale, in mezza maratona ha corso nl 2015 a Copenaghen in 1h08’29”, solo 5 i secondi di differenza con la gara di oggi a Trento. Bel tempo di assoluto livello internazionale anche per l’altra keniana Irene Kimais che ha chiuso in 1h09’51” facendo così il primato personale, mentre conclude un podio tutto keniano Caroline Nyaga in 1h10’00”, anche lei oggi all’esordio sui 21,097km. Un podio di grande classe e di assoluto livello internazionale.

Crolla anche il record ‘italiano’ femminile della Trento Half Marathon grazie a Catherine Bertone (Atl. Sandro Calvesi), classe 1972, sì 47 anni, che non smette mai di stupire. E’ sesta assoluta e prima italiana in 1h13’27”, prestazione molto vicina al primato personale e che le permette di battere il primato della gara di 1h15’10” fatto da Agnes Tschurtschenthaler due anni fa. “Sono molto soddisfatta di questa mia Trento Half Marathon – fa sapere la Bertone – Il percorso non è semplicissimo e ho corso tutto il tempo da sola. E’ una bella prestazione che mi fa capire che la strada intrapresa per la preparazione della maratona di Valencia è quella giusto”.

1h17’18” è invece il crono di Sarah Giomi (Asd Dribbling) seconda italiana in classifica, anche per lei un tempo che è molto vicino al suo personal best di 1h17’10”, per lei la mezza di Trento è stata una tappa importante in vista della maratona di Ravenna ed un sogno di vincere il titolo italiano Assoluto sui 42,195 km.

“La soddisfazione di oggi è totale – ammette Ferruccio Demadonna, Presidente Asd Città di Trento – abbiamo lavorato per battere i record del nostro evento e ci siamo riusciti grazie ad atleti straordinari che hanno scelto di venire a correre qui da noi, sia gli africani che gli atleti italiani. Ma siamo anche molto soddisfatti per come è andata tutta l’organizzazione, per le diverse migliaia di atleti che sono venuti per vivere un intenso fine settimana al Trento Running Festival”.

Demadonna fa anche una considerazione in merito ai tempi: “Grandi prestazioni cronometriche, di assoluto livello internazionale e con un percorso non facilissimo, con qualche salita di troppo e tante curve. Abbiamo già in mente una revisione del percorso per farlo diventare molto più veloce nel 2020 in occasione della decima edizione limando alcune salite. Siamo gara Silver Label, siamo ormai una delle mezze maratone più veloci d’Italia”.

 

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