Giovanna Epis: "Moralmente non me la sento di correre in pista"

Questa quarantena sarà ancora lunga. Il 15 aprile sembra a molti di noi, abituati a vivere lo sport all'aria aperta, un orizzonte lontano e difficile da sostenere. Con la lucidità e la pazienza però, possiamo fare tutto il nostro meglio per contribuire a contenere questa emergenza.
Giovanna Epis: "Moralmente non me la sento di correre in pista"

“La vita è per il 10% quel che ti accade e per il 90% il modo in cui reagisci”

E’ una delle frasi preferite di Giovanna Epis, maratoneta azzurra che fin da piccola ha scoperto di amare la corsa. Nel tempo la disciplina e la fatica della vita sportiva le hanno dato i mezzi e la consapevolezza che poteva essere più forte delle difficoltà che incontrava. A Giovanna abbiamo voluto rivolgere 5 domande per capire come sta vivendo questo momento.

Resilienza: ovvero la capacità di affrontare e superare un momento difficile. Lo sport insegna. 

Dico sempre che ho la fortuna di essere nata sportiva. Corro da quando ho 11 anni e lo sport mi ha davvero aiutato a superare qualsiasi difficoltà. Un momento come quello che stiamo vivendo adesso nessuno di noi lo ha mai affrontato. Dobbiamo ricordarci che purtroppo i momenti bui fanno parte della vita. Ma è proprio quando mi sembra tutto nero che penso che per forza devo andare avanti. Non dobbiamo mollare, non dobbiamo arrenderci. Adesso ancor di più. Dobbiamo imparare a trovare anche nelle giornate più difficili qualcosa di positivo di cui essere grati. Basta una cosa piccola, ma dobbiamo ricordarci che la notte non è mai per sempre.

I programmi di gara e allenamento devono essere rivisti. Come possiamo fare? qual è il corretto mind setting?

Adesso devi rallenatare. Devi essere consapevole di quello che accade e che i tuoi obiettivi sono cambiati. Non avendo gare in programma diventa più difficile allenarsi, perché non hai un traguardo chiaro, non hai qualcosa di definito. E’ importante però mantenere il fisico allenato e crearsi nella propria testa un obiettivo personale. Devi trovare una strategia di allenamento nella routine quotidiana, seppur in casa, anche per mantenere la mente attiva e concentrata. Prendi tempo per te stesso. Questa situazione prima o poi finirà e il tuo fisico sarà pronto a riattivarsi.

Come stai gestendo il restare in casa e i cambiamenti nelle tue tabelle di allenamento e alimentazione?

La mia situazione è particolare perché come atleta professionista e di interesse nazionale mi è permesso allenarmi. Volendo potrei usufruire di una pista che mi hanno messo a disposizione. Ho però scelto di non andarci. Ritengo sia una questione etica e morale pensare alla salute degli altri e alla mia. Questo non è un gioco e non si scherza. Non mi muovo dal mio comune; se esco per l’allenamento cerco di andare in luoghi poco affollati, in orari in cui c’è poca gente. Limito al massimo gli spostamenti. Sto facendo più palestra ed esercizi. Il mio secondo allenamento è diventato lo stretching, un po’ di palestra casalinga e lo yoga. L’alimentazione non è cambiata molto invece, sono riuscita a mantenere il mio bioritmo. Cucino di più però. Mi piace stare in cucina, prepararmi pasti un po’ più elaborati o che richiedono preparazioni più lunghe. Ieri per esempio ho fatto il pane, i giorni scorsi alcune zuppe. E’ un modo per rilassarsi e passare il tempo.


Fai un incoraggiamento a tutti gli atleti che ci seguono 

Prima di fare un incoraggiamento, anche se in questo momento ne abbiamo tutti tanto bisogno, mi preme dire una cosa. Leggo tante polemiche sui social per le persone che vanno a correre e mi dispiace. E’ vero che il decreto lo permette, però è una questione di etica. Se una persona è sempre andata a correre e si trova in un posto isolato è un conto. Al contrario, se non lo si è sempre fatto d'abitudine, non è questo il momento di iniziare. A tutti invece dico di non mollare. Cercate di trovare un senso alle giornate, programmatele, createvi una routine e alla fine di ogni giorno trovate qualcosa di positivo. Nei momenti di difficoltà sono le piccole cose che ci fanno andare avanti. Non molliamo ragazzi! ci troveremo presto là fuori. 

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