Tortu ok, Crippa deluso, queste le reazioni degli azzurri per posticipo Tokyo 2020

Dopo la notizia del posticipo Olimpiadi di Tokyo 2020 arrivano le dichiarazioni degli atleti azzurri. Dal velocista Tortu a Yeman Crippa, l'anno scorso 8° ai Mondiali di Doha sui 10000m
Tortu ok, Crippa deluso, queste le reazioni degli azzurri per posticipo Tokyo 2020© Colombo/fidal

Filippo Tortu (Fiamme Gialle): “È la scelta giusta, la salute prima di tutto. Per qualsiasi atleta pensare di non poter gareggiare nella più prestigiosa delle competizioni non è certamente una buona notizia, ma considerata la gravità della situazione sanitaria a livello mondiale, non si poteva fare altrimenti. Per quanto mi riguarda avrò un anno in più per prepararmi, mi mancherà non essere a Tokyo e l’attesa sarà ancora più bella, come quando desideri tanto qualcosa. Dobbiamo tutelare la salute di tutti e anche noi atleti dobbiamo adeguarci a questo momento di crisi internazionale”.

Gianmarco Tamberi (Fiamme Gialle): “Ho sacrificato interamente la mia vita privata in questi ultimi quattro anni. Vivevo ogni singola scelta personale in funzione di quell’evento. Una lacrima scende lenta nel viso nello stesso canale ben scolpito dalle lacrime di 4 anni fa. E se quella volta scrissi, addio Rio, addio mia Rio, ora forse un po’ riesco a consolarmi nel darti l’arrivederci! Arrivederci mia Tokyo”.

Eleonora Giorgi (Fiamme Azzurre): “Rispetto le decisioni del CIO. Credo che in questo momento sia più importante la salute delle persone. Le Olimpiadi sono il sogno di tutti gli atleti e sono sollevata che non le abbiano cancellate, ma che si tengano lo stesso, anche se tra un anno. Non vedo l’ora di tornare a gareggiare con la canotta dell’Italia”.

Yeman Crippa (Fiamme Oro): “Non una bella notizia, anzi brutta, bruttissima. Si potrà pensare che sono un egoista ma avrei preferito almeno che i Giochi si facessero quest’anno, magari a ottobre o novembre. Bisogna riprogrammare tutto sperando che il virus si fermi. Pensiamo agli altri obiettivi, sperando che vengano confermati, dagli Europei di Parigi a quelli di cross a Dublino”.

Eyob Faniel (Fiamme Oro): “Dopo averle preparate per più di un anno, ci si resta male, non c’è dubbio. Ma è giusto rinviarle perché tanti Paesi sono ancora all’inizio di questa epidemia. In questo momento non possiamo lavorare per i Giochi come avremmo voluto. Di sicuro faremo di tutto per essere nella stessa condizione di forma anche l’anno prossimo”.

Luminosa Bogliolo (Fiamme Oro): “È un grandissimo dispiacere non poter correre quest’anno a Tokyo, ma era l’unica scelta possibile. In questo periodo molti atleti, e molte delle mie avversarie a livello mondiale, non si sono potuti allenare e questo, anche da un punto di vista sportivo, avrebbe cambiato la faccia dell’Olimpiade. La salute e la sicurezza devono venire prima di tutto. Aspetterò con ancora più trepidazione il 2021!".

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