Calendari gare, costi pettorali, sostegno, tasse gara, la Fidal risponde all'emergenza Coronavirus

Seconda parte dell'intervista a Fabio Pagliara, segretario generale della Fidal. Ci ha svelato le proposte che invieranno al Ministro Sport, le nuove regole, le misure di sotegno e sviluppo del mondo running e tanto altro
Calendari gare, costi pettorali, sostegno, tasse gara, la Fidal risponde all'emergenza Coronavirus

Seconda parte dell'intervista in esclusiva di Tuttosport a Fabio Pagliara, Segretario Generale della Fidal

In Germania hanno già fissato delle regole, tipo massimo 5000 persone fino al 24 ottobre dove è coinvolta anche maratona di Berlino.  Cosa accadrà in Italia?

Premesso che in Italia le manifestazioni con più di 5.000 partecipanti non sono così tante, è difficile dare una risposta secca oggi. Dobbiamo aspettare prima di tutto le indicazioni e le disposizioni che arriveranno dal governo, che indicherà quale potrà essere l’assembramento massimo negli eventi a grande partecipazione, che non sono solo quelli sportivi ma anche i concerti, gli spettacoli teatrali, le manifestazioni socio-culturali. Poi dovremo tener conto e venire incontro alle esigenze dei territori, quindi delle Regioni e dei Comuni, ma anche, e specialmente delle nostre associate,  dei nostri organizzatori ( con i quali c'è un fitto scambio di idee ) che si trovano ovviamente in grande difficoltà.

L’Italia tutta sarà alle prese con la ricostruzione e noi ci inseriremo in questo contesto. Una cosa secondo me però è certa: fino a che non ci sarà un vaccino, dovremo convivere con misure di tutela della salute. In questa fase noi dobbiamo essere in grado di essere di supporto al ministero e alle istituzioni  per aiutarli a prendere le decisioni più giuste.

 

Organizzatori italiani e FIDAL, quali regole e attuazioni state chiedendo al Ministro Sport Vincenzo Spadafora?

Puntiamo a regole semplici e a ridurre al minimo il rischio sanitario. Studiate, concordate e condivise con le nostre società, gli organizzatori ed il nostro territorio. Garantire la sicurezza di chi partecipa a una gara significa, a cascata, garantire la sicurezza di tutta la popolazione. Non sarà la corsa a mettere in pericolo la salute degli italiani, questo deve essere chiaro a tutti. Seguiremo ovviamente le disposizioni ministeriali.

 

Quale la direttiva principale che dovremo seguire?

Immaginiamo che la parola d’ordine sarà “distanziamento”. Se vogliamo che questo periodo tragico diventi al più presto solo una parentesi nella storia dello sport italiano sono fondamentali due cose: avere regole chiare, e questa è precisa responsabilità del Ministero e, a seguire, delle Federazioni, e il rispetto delle stesse, e questo dipende dai comportamenti individuali.

 

Le ulteriori norme e restrizioni che immaginate?

Insieme agli organizzatori stiamo ragionando su: controllo degli accessi all’area di gara e sanificazione dei partecipanti; eliminazione o comunque cambiamento del servizio di consegna borse; modalità semplificate e “scaglionate” di consegna dei pettorali (spedizione a domicilio, oppure consegne in loco ma su appuntamento); cautela sanitaria generale imponendo igiene e protezione di naso e bocca pre e post gara; individuazione di modalità di accesso all’area di partenza e procedure di partenza compatibili con il mantenimento delle distanze (competizioni a cronometro individuale, partenze roll-over o griglie “prespaziate” sono solo alcune delle idee sul tavolo); condotta di gara rispettosa delle altre persone (distanziamento dal pubblico e dagli altri concorrenti, su ispirazione del sistema “no draft” ciclistico); ristori in confezioni sigillate, così come la consegna post-arrivo di eventuali riconoscimenti di partecipazione; riduzione delle premiazioni ai soli vincitori assoluti, con le altre premiazioni gestite in via telematica e/o postale). Insomma un mondo da studiare e capire bene, insieme, come renderlo compatibile e sostenibile.

 

Organizzare gare costerà molto di più. Chi paga? I partecipanti, gli organizzatori o le Istituzioni?

Per soddisfare le nuove esigenze nate dal Covid serviranno risorse, e tutti faranno la loro parte. Ma si deve essere seri e non parlare per slogan. Io mi auguro, ma lo dico a titolo personale, che il governo intervenga con misure di sviluppo più che di assistenza. Per esempio il credito di imposta per gli sponsor, o i servizi gratuiti dalle amministrazioni.

Quello che mi sento di dire e che mi sembra la linea del consiglio federale, è che la FIDAL e tutte le Istituzioni non lasceranno soli gli organizzatori. Sicuramente sarà necessario cambiare alcune “consuetudini” organizzative e logistiche, in accordo con chi gli eventi li organizza. Alcuni servizi, che pre-Covid davamo per scontati in una gara, non potranno più esistere nelle stesse modalità. Questo significa anche che alcune risorse verranno liberate e utilizzate per le nuove necessità. Cercheremo di rivedere insieme, compatibilmente con il bilancio e con gli "aiuti" per l'intero sistema, di venire incontro alle richieste degli organizzatori.

 

Calendario maratone italiane: siamo già in ritardo sulla concorrenza estera, quando verranno confermate le date gare italiane del 2021?

La proposta di calendario 2021 per le maratone e le mezze maratone classificate Gold e Silver è già pronta. Sono in corso le ultime verifiche sulle date con gli organizzatori e le istituzioni territoriali, ma contiamo di ufficializzare il calendario davvero a breve.

 

Calendario post estivo. Diverse gare primaverili saltate attendono da FIDAL la conferma di una data per riprogrammare l’evento in autunno: Stramilano, Maratona di Milano, Padova, Treviso, Rimini, Brescia e altre. Verrà data loro questa possibilità?

Premetto, ancora una volta, che dobbiamo aspettare il via libera del governo. Non vorrei che si pensasse che dipenda da noi o solo da noi. L' ultimo Consiglio Federale (al quale non ho potuto partecipare perché in ospedale) ha preso tempo proprio per valutare l’insieme tenendo conto delle eventuali sovrapposizioni e delle esigenze organizzative. Il confronto con gli organizzatori è continuo. Alcuni fra quelli che erano in calendario a primavera ci hanno già comunicato che non vogliono recuperare la manifestazione nel 2020 per concentrarsi da subito sull’edizione 2021. Altri che hanno in programma la propria gara nei mesi di giugno e luglio hanno fatto la stessa scelta, perché anche se la cosiddetta Fase 2 gli consentisse lo svolgimento, temono una scarsa partecipazione. Senza dimenticare che il rinvio all’autunno è vincolato  comunque anche alla disponibilità delle amministrazioni locali.

 

In che modo FIDAL potrà aiutare gli organizzatori delle corse su strada? Si potrebbero annullare le tasse gare 2021?

Dagli organizzatori stiamo ricevendo alcune richieste e proposte  che stiamo studiando attentamente come uffici e che saranno portate il prima possibile all' attenzione dei consiglieri delegati e quindi del consiglio federale, e sempre nel quadro generale. 

Il 2020 ha visto l’annullamento di quasi ogni attività su strada da febbraio ad oggi, con un danno economico enorme per tutti: organizzatori, società sportive, Federazione. In Italia migliaia di persone vivono grazie agli eventi sportivi. Ne siamo consapevoli e dobbiamo fare di tutto per proteggere e dare continuità al sistema

 

Gli organizzatori hanno fatturati importanti, investimenti e dipendenti, generano turismo e indotto economico di decine di milioni di euro. Il rischio è che si chiuda definitivamente, vi sarà un aiuto ?

L’attenzione rispetto al mondo sportivo come habitat produttivo o elemento costitutivo del PIL italiano è chiara. Il decreto “Cura Italia” ha previsto misure (art. 96 dedicato alle indennità dei collaboratori sportivi, ndr) a supporto degli operatori del mondo sportivo – professionistico o dilettantistico – paragonabili a quelle messe in campo per i lavoratori di altri ambiti. Le misure a supporto delle vere e proprie aziende sono di competenza di Ministero dell’Economia e delle Finanze che, virtuosamente, ha concordato con il Ministero per le Politiche giovanili e lo Sport le misure rivolte al mondo dell’associazionismo sportivo. Sport e Salute il 21 aprile ha disposto l’anticipazione di 70 milioni agli organismi sportivi perché possano fronteggiare la crisi con interventi mirati e motivati, ed è sceso in campo anche il Credito Sportivo. È chiaro che saranno tempi difficili e che non abbiamo ancora elementi per sapere dove stia esattamente la fine del tunnel, ma un bagliore di luce si intravede.

Ripeto quanto detto prima, dobbiamo chiedere alle istituzioni non solo interventi tampone, ma interventi strategici e di sviluppo. Solo con questa logica, secondo me, daremo continuità e potremmo programmare a medio termine. Saremo a fianco delle associate per far sentire queste esigenze a tutte le istituzioni interessate.

 

L’obiettivo è arrivare a gare da 20 o 30mila persone come in tutto il mondo. Con la regola del certificato medico non più obbligatorio per gli stranieri, FIDAL cosa può fare ancora per promuovere le gare italiane all’estero?

La mozione Lupi è passata alla camera all’unanimità, promossa da un movimento bi-partisan. Non nego che per la Federazione è stata una soddisfazione, il segnale che siamo sulla strada giusta. L’obiettivo è trovare una soluzione per cui gli stranieri potranno gareggiare in Italia con le norme sanitarie del proprio paese. Ovviamente l’epidemia ha rallentato i lavori delle Camere, ma una volta ultimata l’emergenza da Coronavirus saremo in prima linea anche su questo tema.

Nel frattempo dal 2019 la FIDAL ha dato la possibilità agli organizzatori di svolgere insieme alle gare competitive anche manifestazioni sportive non competitive, con finalità turistico-sportive, sulla stessa distanza e con la partecipazione dei soli atleti stranieri non tesserati in Italia. Questo tipo di eventi che, lo sottolineo, non ricadono sotto l’egida della FIDAL, dovranno svolgersi con determinate regole e consentono la partecipazione di atleti stranieri non tesserati senza certificato medico.Ma la strada maestra è quella prevista dalla mozione Lupi. Non appena il mondo potrà riprendere a viaggiare, sarà fondamentale per essere competitivi sulla scena globale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...