L'opinione di Presidente e Vice di ASD sulla ripartenza delle gare

Valentina Aglioti di Robilant e Lillo Inguanta, rispettivamente Presidentessa degli Urban Runners e Vice Presidente della ASD Valle dei Templi di Agrigento, ci dicono cosa pensano della ripresa delle gare podistiche.
L'opinione di Presidente e Vice di ASD sulla ripartenza delle gare

La Fase 2 è iniziata da ieri, molti cambiamenti significativi che hanno toccato il mondo del lavoro e anche dello sport. Torna la possibilità di allenarsi anche fuori dai confini dei 200 m dalla propria abitazione ma quanto e cosa bisognerà aspettare per iniziare a gareggiare? E come? La Fidal ha espresso la sua idea LEGGI QUI con 12 punti di proposta al vaglio di organizzatori. Abbiamo chiesto a runner e tecnici cosa ne pensano, dopo Giorgio Calcaterra LEGGI QUI e Fulvio Massini LEGGI QUI abbiamo intervistato Valentina Aglioti di Robilant, Presidentessa degli Urban Runners Milano e Lillo Inguanta, vice Presidente dell'ASD Valle dei Templi di Agrigento. 

  

Valentina Aglioti Di Robilant – Presidente Urban Runners

Da quando pensi o speri che si possa tornare a gareggiare?

Difficile a dirsi, ovvio che spero vivamente che le gare della seconda metà dell’anno (da settembre per intenderci) sarebbe stupendo se si potessero disputare ma sono scettica. Penso che sia verosimile che riusciranno ad avere uno spiraglio quelle di fine anno, novembre - dicembre.

Avresti o avrai paura di gareggiare?

Tendenzialmente no, perché so bene quali precauzioni devo tenere io (distanziamento e mascherina) e mi fido degli organizzatori, confido nel fatto che se viene dato il via libera per disputare una gara vuol dire che ci saranno le adeguate misure di sicurezza a protezione dei partecipanti.

Mascherine, distanza di 2 metri, come pensi si possa gareggiare nei prossimi mesi?

Mi piace pensare che sia fattibile confidando nella responsabilità di ogni singolo runner. Mascherine in partenza, durante abbassate prestando attenzione al distanziamento sociale, e mascherina appena si finisce. Si tratta di fiducia da riporre nel prossimo.

Come gestiresti la partenza?

Partendo dal presupposto che i partecipanti siano ridotti rispetto ai numeri normali, allo stato attuale delle cose è impensabile mettere 5mila persone insieme.  Mi vien da pensare di gestire la partenza in griglie con un controllo molto preciso dei tempi dichiarati in fase di iscrizione, con segnaletica a terra indicando il posizionamento di ogni atleta.

Quale la tua idea? Hai qualche proposta? Ristori/expo/ritiro pettorale…

Nessuna Expo, nessun ritiro pettorale, le iscrizioni chiudono 20 giorni prima e viene inviato a casa il pettorale con il chip, ingressi in area di partenza contingentati, le partenze potrebbero essere suddivise in fasce orarie in base ai tempi. Per esempio, atleti che corrono una mezza entro 1h30 partono alle 8 del mattino, 1h31 - 1h41 alle 8:15 e così via. Distanziandoli in griglia.

Al ristoro solo bottigliette di acqua chiuse e integratori passati dai volontari con i guanti direttamente al runner.

I runner sono secondo te responsabili e accetterebbero queste restrizioni?

Oggi mi viene da dire di sì. Siamo tutti consapevoli che le restrizioni non sono per farci un dispetto, ma per la nostra salute. Nessuno può e deve dimenticare l’immagine dei mezzi militari che portano via i deceduti dall’ospedale di Bergamo, né quello che hanno vissuto le famiglie direttamente colpite dal virus o il lavoro estenuante di medici e infermieri.

Il runner, quello vero, non l’improvvisato del momento, ha bisogno di correre, per la salute fisica e mentale, chi non accetta  delle restrizioni più che ragionevoli per poter gareggiare di nuovo e permettere al mondo delle organizzazioni sportive di sopravvivere può anche stare a casa.

Ovviamente per quanto ci riguarda è prematuro parlare di gare e al momento stiamo facendo passare il messaggio di goderci il momento e la corsa libera senza orologio...e di vivere un po’ alla giornata.

Lillo Inguanta - Vice Presidente ASD Valle dei Templi di Agrigento

Da quando pensi o speri che si possa tornare a gareggiare?

Spero presto, ma non facciamoci illusioni: secondo me è tutto legato alla produzione di un vaccino. Ho sentito che la sperimentazione è in fase avanzata, entro dicembre le vaccinazioni. Mi auguro una ripresa delle gare per la primavera del 2021.

Avresti o avrai paura di gareggiare? Mascherine, distanza di 2 metri, come pensi si possa gareggiare nei prossimi mesi?

Nessuna paura a gareggiare, ma non credo sia possibile con l’uso di mascherine. Non è neppure proponibile. Non credo sia possibile gestire in sicurezza una gara nel rispetto delle norme di sicurezza. Una cosa è l’allenamento, anche tirato, svolto anche in compagnia di un gruppo ristretto di pochi atleti adeguatamente distanziati, altra cosa la gara. All’estero si parla di questo numero massimo: 5.000 partecipanti, ma è comunque un numero enorme, difficile se non impossibile da gestire con le norme sul distanziamento.

Come gestiresti la partenza?

Difficile pensare anche a partenze scaglionate, per me non è fattibile.

Ristori, expo, ritiro pettorale…Quale la tua idea? Hai qualche proposta?

In attesa del vaccino e del ritorno alla normalità, l’unico sistema competitivo nel quale si possono misurare i runner in sicurezza è utilizzando le piattaforme “virtuali”. Si corre tutti la stessa distanza, allo stesso orario, da soli, ognuno nel proprio posto di allenamento e alla fine si confrontano i risultati. Si stila una classifica, si possono anche premiare i più bravi delle categorie ecc. come nelle gare reali. Serve a mantenere i runner in collegamento

 

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