Corsa in montagna durante le vacanze. Come e cosa fare

In queste settimane di vacanze ci sono tanti runner impegnati a correre in montagna. Il coach Isabella Calidonna fornisce qualche consiglio per evitare errori e divertirsi
Corsa in montagna durante le vacanze. Come e cosa fare© Ph. Walter Moroni

Cessate le restrizioni, riprese le nostre amate scarpette, siamo alla ricerca di gare, molto di moda le virtual, che ci diano la motivazione a correre, così da dimostrare a noi stessi che il lavoro e i sacrifici fatti durante l’allenamento non sono stati vani.

Gareggiare al momento non è semplice, molti più i contro che i pro, quindi perché non approfittare per allenare la mente in un contesto meraviglioso e altimetricamente impegnativo quale la montagna?

Correre tra la natura, su percorsi incontaminati osservando la bellezza del paesaggio che ci circonda. La sfida con noi stessi e il primitivo bisogno di muoverci in tutta libertà, sono la forza motrice che ci permette tutto questo. La meta è la vetta, che ci premierà con un fantastico panorama. La corsa e l’allenamento in montagna sono un ottimo allenamento psicologico e mentale, poiché ci si concentra sul respiro e sul paesaggio. Il lato positivo è il non fissarsi sui tempi al chilometro, come facciamo di solito, ma semplicemente correre in libertà.

ADATTAMENTO - Ovviamente anche questo tipo di disciplina va approcciata con rispetto e cautela. Candidamente pensiamo a volte che la corsa in montagna sia un potenziamento estivo. Niente di più errato. Se non si arriva preparati alla corsa in montagna si rischiano più danni che benefici. Dolori muscolari, problemi tendinei, distorsioni sono solo alcuni degli infortuni in cui potremmo incorrere se non ci si prepara a dovere, anche se in maniera occasionale. Tre settimane sono un buon periodo per adattare il corpo a questo genere di sforzo.

MATERIALE TECNICO - Ovviamente si parte dalle scarpe. Non risparmiate, perché devono permettere un passo sicuro, ben ancorato al terreno, devono ammortizzare eventuali impatti e preservare le giunture e non solo. Iniziare con brevi uscite e camminate è l’ideale, anche per capire il percorso, il dislivello e i chilometri. Non bisogna strafare. Il punto di partenza sono le nostre capacità di base, dobbiamo quindi essere consapevoli del tipo di percorso che andremo eventualmente ad affrontare. Nel caso di uscite medio-lunghe è importante è avere uno zainetto con tutto il necessario: telo termico, fischietto, lampada frontale, cartina topografica, cellulare, calzini di ricambio, guscio impermeabile e antivento, guanti, piccolo kit di pronto soccorso, provviste per alimentazione e idratazione adeguate.

CHE MUSCOLI - Prima di partire dobbiamo eseguire un buon riscaldamento. Venti minuti circa di corsa e dello stretching dinamico sono l’ideale. Attenzione alle pendenze. Per poter correre in montagna si devono allenare diversi tipi di corsa, per esempio quella in salita e in discesa. È un po' come una disciplina multipla, vanno quindi fatti diversi allenamenti. Come il triathlon. Muscoli, tendini vengono tutti coinvolti, infatti la corsa in montagna offre un allenamento muscolare completo che bisogna conoscere con gradualità.

Come abbiamo più volte scritto, non possiamo fornire allenamenti specifici, poiché ognuno è unico. Vi invitiamo a rivolgervi al vostro allenatore. Possiamo però dare consigli o esempi da seguire come punto di partenza. Un fartlek su terreno collinare una corsa rapida in salita possono essere un ottimo spunto. Un palazzo con scale accessibili, o una gradinata in uno stadio, possono esservi di aiuto e una valida alternativa d’allenamento.

Testo a cura di Dott.ssa Isabella Calidonna, storico dell'arte, guida turistica, tecnico Fidal, preparatore fisico Coni e founder ArcheoRunning

 

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