Le regole base per correre o camminare con i bambini

Fare del movimento con i propri bambini come andare a correre con i bambini può essere una buona idea, l'importante è conoscere le regole.
Le regole base per correre o camminare con i bambini

A volte si vorrebbe correre/camminare con i propri figli, ma come e quanta attività si può svolgere? E da che età si può iniziare? Quanti chilometri può percorrere un bambino e a che ritmo?

Innanzitutto, va detto che la corsa fa bene, anche ai bambini. Fisicamente, i bambini sono molto leggeri, hanno molti tessuti adiposi e producono poco lattato, quindi non entrano rapidamente in acidificazione e potrebbero persino  correre una maratona. Ad esempio, Jordan Ramirez ha stabilito un record mondiale nell'aprile 2019 all'età di 10 anni correndo ben 7 maratone in 7 continenti diversi. O che dire dell'improbabile traguardo raggiunto dall'americano Golden Harper? Lo sviluppatore delle Altra Running Shoes ha corso la St. George Marathon nello Utah in 2h45'39 ", record mondiale per i dodici anni. Non è detto che sia una buona idea, bisogna comunque procedere per gradi.

I bambini si infortunano?

A causa del basso peso corporeo dei bambini, il rischio di lesioni da sovraccarico è limitato. Tuttavia, è necessario monitorare attentamente il processo di crescita. Se il bambino è in una fase di crescita le ossa diventano più lunghe dei muscoli e la cartilagine può trovarsi sotto pressione. In quel caso bisognerà diminuire il carico anche per far sì che il corpo abbia l’energia necessaria per crescere. In quella fase, i bambini si stancano più facilmente e l’impegno fisico non corrisponde ad un miglioramento della prestazione, fino a portare a un circolo vizioso. E’ sempre preferibile chiedere il parere di un medico sportivo.

Come si impostano distanza e ritmo?

E’ importante l’uso di riferimenti come motivatori, scegliere ad esempio come traguardo intermedio un certo albero e poi un altro punto o fare paragoni con distanze a loro note come il percorso casa-scuola. In questo modo, l'esercizio con i genitori ha anche un aspetto educativo.

Bisogna premiarli?

Da adulti abbiamo il coraggio di premiarci con uno spuntino o un drink gustoso dopo uno sforzo sportivo. È una buona idea motivare i bambini a esercitarsi in questo modo? E’ improbabile convincere i bambini che l'esercizio in giovane età abbia una buona influenza sul corpo quando si diventa adulti, ma non fa male occasionalmente premiarli con un sacchetto di caramelle o patatine. Attenzione però ad evitare che la ricompensa non sia l’unico motivo per correre, lo sforzo stesso deve anche essere divertente per i bambini.

Su quale terreno bisogna correre?

Qui possiamo seguire la regola generale: una buona variazione del fondo stradale sviluppa in modo ottimale la potenza. Una superficie morbida è migliore, ma più carichi il corpo in altri modi, meglio è. Il trail running è perfetto per i bambini: camminare su e giù per le montagne, superare alcuni ostacoli nel percorso è un modo divertente per far correre i più piccoli. Inoltre, migliora la coordinazione e l'equilibrio nei bambini ed è molto più facile mantenerli motivati. Doppio profitto.

Devo comprare scarpe speciali per ogni fondo stradale?

I bambini crescono rapidamente. L'acquisto di una scarpa diversa per ogni sport non è economico. Inoltre, pochi marchi offrono scarpe in taglie più piccole. A causa del peso corporeo inferiore e del carico limitato sui bambini, non è necessario avere scarpe specifiche per i diversi terreni. Tuttavia, vanno considerate le seguenti caratteristiche, scarpe flessibili e robuste e non troppo piccole.

E le gare?

Le competizioni di massa offrono a margine spesso gare per i più piccoli. Da genitore, è bene che i bambini scelgano liberamente in quanto le competizioni diventano un terreno molto conflittuale, vi sono bambini a cui non piace parteciparvi e per i quali sarebbe solo stress extra. Quando i bambini non sono convinti bisogna provare a conquistarli e mai ad obbligarli. Per abituare i bambini alla competizione in giovane età bisogna farlo gradualmente, partecipando a gare di breve distanza con i genitori.

 

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