I consigli di Giorgio Calcaterra per correre con il caldo

Si avvicina la data della Alba Edition Special Race di Acea Run Rome The Marathon. Correre con il caldo si può, ecco alcuni consigli di Re Giorgio Calcaterra.
I consigli di Giorgio Calcaterra per correre con il caldo© Bartoletti

La data del 19 settembre della Acea Run Rome The Marathon si avvicina, diventa necessario "fare i lunghi" di preparazione alla maratona. Con l'estate sempre più rovente e le vacanze è veramente complesso trovare il giusto tempo per correre lunghe distanze. Abbiamo chiesto consigli a Re Giorgio Calcaterra, sempre in pista sulle strade di Roma. 

Correre con il caldo, quando è meglio uscire?                                 
La risposta più semplice è quella di dire al mattino presto, ed è anche la più giusta. Come in molte cose però non c'è una certezza assoluta che vale per tutti. Personalmente in passato preferivo la sera, soprattutto perché la mattina ho sempre avuto difficoltà ad alzarmi presto. Ora vado in tarda mattinata perché la sera non mi piace più e la mattina ho sempre le stesse difficoltà ad alzarmi presto. Ovviamente non è il massimo, ma per fortuna reggo molto il caldo e scelgo percorsi ombreggiati e con tante fontane.

Come affrontare i lunghi? Meglio spezzarli?                             
Anche qui non c'è una risposta per tutti. Io preferisco farli in un'unica soluzione, ma sono sempre ben allenato e me lo posso permettere. Chi è meno allenato è meglio che lo spezzi in due giorni, il concetto è che in allenamento non bisogna mai stancarsi oltre un certo limite. Quindi se pensi che fare 36 km ti possa far stancare troppo, dividili in due giorni consecutivi.

Quando e quanti lunghi farai?                                                           
Di lunghissimo uno soltanto, due settimane prima della mia gara. Ne faccio però almeno altri due di avvicinamento. Quindi 6 settimane prima della gara 28 km, poi a quattro settimane dalla gara 32 e a due settimane dalla gara 36. Per i meno allenati però tra un lungo e un altro è meglio far passare qualche giorno in più, fino ad un massimo di tre settimane.

Allenarsi al caldo rallenta i ritmi, questo ha un impatto negativo sull'obiettivo cronometrico?                                Sì, bisogna accettare che con il caldo si va più piano e non ostinarsi a fare i tempi che si facevano con il fresco. Se il giorno della gara non farà caldo riusciremo comunque ad andare forte.

Normale sentirsi fiacchi-stanchi più del solito? A cosa pensi per ‘andare avanti’ e terminare l’allenamento in maniera soddisfacente?
Si, è normale con il caldo sentirsi fiacchi, se è possibile bisogna bere e bagnarsi e comunque accettare con il sorriso e senza forzare il tempo che ci dice il nostro cronometro.

Consigli di integrazione?                                                     
Sicuramente sali minerali e vitamine, senza esagerare però. Ricordiamoci che una sana alimentazione potrebbe bastarci, dipende sempre da quanto corriamo e con quali temperature.

Altri suggerimenti?
Se affrontiamo con serenità e magari con la giusta compagnia gli allenamenti, faticheremo di meno e il nostro allenamento sarà più fruttuoso. Aggiungo anche che bisogna sempre a stare attenti a non esagerare , bisogna sempre ascoltare il proprio corpo.

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