© EPANella notte italiana, Eliud Kipchoge è rientrato alle gare vincendo la Tokyo Marathon in 2h02:40, record del suolo giapponese e quarta prestazione di sempre dopo il suo primato mondiale (2h01:39, Berlino 2018), il 2h01:41 di Kenenisa Bekele (Berlino 2019) e il 2h02:37 dello stesso Kipchoge (Londra 2019). Il due volte campione olimpico mancava dalle gare dall'oro conquistato la scorsa estate a Sapporo. Il suo rientro, nella prima maratona World Athletics Elite Platinum Label road race del 2022, è stato straordinario. Kipchoge aggiunge così Tokyo alla collezione di successi nelle World Marathon Majors, che comprende Londra (quattro vittorie); Berlino (tre) e Chicago (una), puntando forse per il futuro a completare l'ideale Grande Slam con Boston e New York.
In condizioni meteo di sole e basse temperature, Kipchoge ha maturato il successo nell'ultimo terzo di gara, dopo intermedi del gruppo di testa di 14:17 al quinto chilometro, 28:37 al decimo, 43:16 al 15esimo, 57:53 al 20esimo e 1h01:03 a metà gara. Dopo che l'ultimo pacemaker ha esaurito il compito al 27esimo chilometro, Kipchoge ha lasciato la compagnia del connazionale Amos Kipruto al 35esimo chilometro (1h41:30), guadagnando metri e secondi ad ogni chilometro fino al traguardo.
Per il keniano, ovvia miglior prestazione sul suolo giapponese (precedente 2h03:38 di Wilson Kipsang, Tokyo 2017), in una 42 km che ha visto proprio Kipruto secondo in 2h03:13 (personale e nono di sempre sulla distanza), l'etiope Tamirat Tola terzo in 2h04:14 e il primatista giapponese Kengo Suzuki quarto in 2h05:28 davanti all'altro etiope Shura Kitata (2h06:12). Profondità enorme nella classifica ufficiale: dieci sotto le 2h08, ventisette dotto le 2h10, cinquanta sotto le 2h15, di cui ben quarantatre giapponesi! Assente dell'ultimo momento, il vincitore uscente Birhanu Legese.
KOSGEI CHE RITORNO! Anche per la primatista mondiale donne Brigid Kosgei una prestazione mostruosa (2h16:02), la terza assoluta sulla distanza dopo il suo record di 2h14:04 (Chicago 2019) e il vecchio limite di Paula Radcliffe (2h15:25 a Londra nel 2003). Un ritorno al successo dopo l'argento olimpico di Sapporo e il successivo quarto posto a Londra in ottobre in un 2021 senza vittorie (l'ultima a Londra nel 2020, un 2h18:58 per un poker di successi di fila sulla distanza in tre anni). Anche la Kosgei ha stabilito la miglior prestazione all comers sul suolo nipponico (precedente di Lonah Chemtai Salpeter, 2:17:45 a Tokyo due anni fa).
Intermedi strabilianti, come ovvio visto il timing conclusivo: 32:14 al decimo chilometro, 48:21 al 15esimo, 1h08:06 a metà gara, 1h20:48 al 25esimo, 1h53:08 al 35esimo.