Nel mio periodo agonistico ho sempre apprezzato ogni tipo di allenamento, dal fondo lento al lunghissimo, dalle ripetute brevi a quale lunghe a quelle variate, ma quello che ho sempre apprezzato di più è stato il fondo medio. Mi ha sempre lasciato a fine allenamento quel senso di gratificazione che spesso era un dispiacere fermarsi.
Può sembrare un paradosso ma è così, correre a quella soglia di giusto compromesso fra fatica e piacere di correre per lungo tempo è molto appagante. Ho sempre dato molta importanza al fondo medio perché ritengo che permetta di ampliare il serbatoio di resistenza, che poi a sua volta viene trasformato in qualitatà con i lavori di ripetute brevi e lunghe.
Può sembrare un paradosso ma è così, correre a quella soglia di giusto compromesso fra fatica e piacere di correre per lungo tempo è molto appagante. Ho sempre dato molta importanza al fondo medio perché ritengo che permetta di ampliare il serbatoio di resistenza, che poi a sua volta viene trasformato in qualitatà con i lavori di ripetute brevi e lunghe.
La cosa importante è valutarne il ritmo, effettuare un test permette di avere dei riferimenti più corretti, per chi invece non ama farli un po' per mancanza di tempo un po' per scarsa propensione, i riferimenti da prendere in considerazione sono due, il ritmo al km fatto in una gara sui 10k ed aggiungere 15’’ oppure prendere il ritmo del proprio fondo lento e togliere a questo 40/45''. Più l’atleta è evoluto, più basarsi su quest’ultimo riferimento fa stimare il ritmo in difetto.
Esempio di ritmi riferiti al mio periodo agonistico:
Esempio di ritmi riferiti al mio periodo agonistico:
Fondo lento 3’50 - fondo medio 3’18/20
Tempo sui 10.000m 30’13 - 31.00 (3’01- 3’06 ) fondo medio 3’18/3’20’’
Atleta medio fondo lento 4’10/20 medio 3’40/45
Atleta master fondo lento 5’ /5’10 medio 4’30/35
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