Vibrazioni mondiali per il Trofeo Nasego 2023

La Nasego 2023 pronta a stupire con due gare di livello mai visto. I top italiani Cesare Maestri, Xavier Chevrier, Andrea Rostan, Henri Aymonod, Vivien Bonzi, Valentina Belotti, Alice Gaggi che sfidano i campioni del mondo Andrea Mayr e Patrick Kipngeno, i dominatori di Zinal Philemon Kiriago e Joyce Muthoni tanti altri campioni al via
Vibrazioni mondiali per il Trofeo Nasego 2023© MarcoGulberti

Casto (BS) - Per la Valsir Mountain Running World Cup è il momento della resa dei conti: il 2 e 3 settembre nel Vertical e nel Trofeo Nasego 2023, chi vuole alzare la Coppa sarà sulle alture del Savallese, a dimostrare di meritare i punti decisivi tra le Fucine, i Piani di Alone, i Pannelli ed il Rifugio Nasego. E i campioni non mancheranno all’appello, tra medaglie mondiali della montagna ed importanti personali in pista, quella di Casto Valle Sabbia rischia di diventare la vera finale della Valsir Mountain Running World Cup 2023. Una due giorni per palati fini, per appassionati veri, che potranno assistere a scontri diretti e a performance offerte da atleti di rilevanza mondiale. A dirlo sono le medaglie, le coppe del mondo ed i titoli in bacheca, con i personal best e la freddezza oggettiva dei cronometri sullo sfondo, a certificare una gara unica nel calendario 2023 del mountain running.

LE GARE, I CAMPIONI E LE SFIDE - Alla Nasego ci saranno 6 dei primi 10 uomini e 6 delle prime 10 donne del ranking mondiale, con ambedue le teste di serie numero uno e numero due, uomini e donne, rappresentate. Tante anche le medaglie di Innsbruck al via: nel Vertical due ori uphill (maschile e femminile) e l’argento femminile, mentre nel Trofeo Nasego l’argento maschile ed il bronzo femminile, oltre a gran parte delle top 20 mondiali della rassegna tirolese. E veniamo alla Coppa: delle due attuali classifiche generali, maschile e femminile, vedremo in gara al Vertical e Trofeo Nasego 10 delle prime 11 atlete del ranking femminile e 9 dei primi 15 atleti del ranking maschile. Si fa sul serio.

VERTICAL NASEGO - Sono 4,2 chilometri di percorso che dalla via principale di Casto salgono fino alla Corna di Savallo, a 1436 metri sul livello del mare, dopo un’ascesa di 1000 metri percorrendo 4.3 km su strade, mulattiere e sentieri di montagna. I crono da battere sono di Andrea Mayr (con 38’39”) e Patrick Kipngeno (con 33’47”), attuali Campioni del Mondo della specialità uphill, dominatori delle gare di Innsbruck e, nel caso di Kipngeno, titolare del “bis” dopo il titolo mondiale conseguito anche nel 2022 in Thailandia. E anche vincitori del Vertical Nasego 2022.

Gara Uomini: il Pianeta Patrick Kipngeno ha continuato a macinare vittorie su vittorie nelle gare di sola salita, dal record nel PizTri di un mese fa, alla Montée du Nid d’Aigle. Solo le condizioni fisiche possono in qualche modo rimescolare le carte, e allora il primo osservato speciale è Philemon Kiriago, il dominatore della Coppa del mondo 2023 fino ad oggi, il vincitore di FlettaTrail e Sierre Zinal ed argento mondiale in carica. È a Casto per il Trofeo, ma ha dimostrato di saper fare la differenza anche sui vertical.

Tra gli sfidanti ci saranno i migliori italiani di specialità tutti in primissima fila: Andrea Rostan, Henri Aymonod, Tiziano Moia, Andrea Elia, Luciano Rota, Micheal Galassi, lo skialper Matteo Eydallin, il rientrante Luca Cagnati, Isacco Costa. Ma non è finita, al via anche il britannico Joe Steward, rivelazione della stagione, nella top ten di Innsbruck e poi sul podio anche al PizTri. Con lui lo scozzese Jacob Adkin, oro europeo di salita a Zermatt nel 2019, l’irlandese Zak Hanna, 2° nel Vertical Nasego lo scorso anno, lo sloveno Timotej Beçan, il canadese Remi Leroux, il britannico Chris Richards, lo spagnolo Alejandro Garcia Carrillo, bronzo mondiale 2022 nell’uphill di Chiang Mai, ed il giovane francesino Alric Petit.

Gara Donne: Mayr per il Pokerissimo - Anche qui un’extraterrestre e una lotta per poter condividere un podio che entrerà nella storia. Andrea Mayr viene da due trionfi consecutivi al Vertical Nasego, 2021 e 2022, e il record della gara lo ha siglato nel 2019, ma soprattutto il 7° trionfo mondiale.

Dietro sarà battaglia: Valentina Belotti, anche lei già tre volte regina del Vertical Nasego, Camilla Magliano, Dimitra Teocharis ed Elisa Compagnoni per rappresentare l’Italia ma la concorrenza è davvero stellare: la rumena Madalina Florea, 2^ qui lo scorso anno, e la kenyana Philaries Kisang, argento ad Innsbruck e poi 2^ anche al PizTri, l’unica che sa rimanere sulle tracce della Mayr in salita. Tra le più attese ci sono la spagnola Julia Font, che ha corso da protagonista la Dolomyths di Canazei, la scozzese Scout Adkin, podio in world cup al PizTri e vittoria a Montemuro, e l’americana Anne Gibson, autrice di un pazzesco 4’09”58’’’ sui 1500 ai campionati nazionali Statunitensi di Eugene. Attesissima al trofeo anche Alice Goodall, che gareggerà anche sul VK, lo scorso luglio campionessa europea U23 sui 10'000 metri. Altre da tenere d’occhio, naturalmente, Joyce Muthoni e Lucy Murigi. Le due pantere kenyane sono le vedettes della gara di domenica, ma il motore vale una top-ten anche nella prova verticale.

TROFEO NASEGO - Giunta alla sua 22^ edizione la “Classica del Savallese” è definitivamente tra le grandi della corsa in montagna con i suoi 21 km con 1300 D+. Dopo la partenza dal centro di Casto, la prima parte è molto veloce, ricca di saliscendi su strade bianche e larghi sentieri tra le Ferrate, la frazione di Alone ed il Ponte Vrenda. Da qui inizia “un’altra gara”, con la lunga salita che passando per Valgrande e Piazze porta al Gran Premio della Montagna del Rifugio Nasego, fino al 2014 traguardo del vecchio format di gara. Dai 1300 metri del Nasego gli atleti saranno chiamati ad una impegnativa discesa che in meno di 4 km li porterà al traguardo di Famea. Sfide leggendarie hanno elevato una storia che negli ultimi 7 anni ha visto nascere stelle e campioni che ben presto hanno calcato il palcoscenico mondiale.

Gara Uomini: è L’ora di Phil! - Fletta, Zinal, Argento Mondiale: Phil Kiriago è l’uomo del momento, viaggia spedito verso la Coppa, solo Kipngeno, titolare del record del percorso di Nasego, sembra titolato a poter stare con lui.

A sognare e lottare per il titolo ci saranno anche Xavier Chevrier e Cesare Maestri, i due campioni di punta della corsa in montagna azzurra. Ambedue nella top 10 del mondiale di Innsbruck, insieme nella top 10 di Sierre Zinal, da ormai 10 anni dominano il campionato italiano. Con loro anche Henri Aymonod ed Andrea Rostan, in gara per le posizioni di vertice nella Valsir World Cup. Le sfide iridate si riapriranno con lo spagnolo Alex Garcia Carrillo, capace di battere gli italiani ad Innsbruck con uno stellare 6° posto. Poi Andrew Douglas, vincitore dell’edizione 2019, il golden boy Jacob Adkin, il masai Lengen Lolkurraru, recente trionfatore alla 3rifugi di Collina, di nuovo l’inglese Joe Steward, lo sloveno Timotej Becan, il ceko Ondrej Fejfar, il canadese Scott Maguire, l’italiano Luciano Rota, il britannico Chris Richards e la new entry Chris Allen, statunitense atleta capace di vincere la SpeedGoat 2023 by UTMB da 50 km ma anche di correre i 10'000 in 28’26”.

Gara Donne: Joyce per chiudere il conto - Joyce Muthoni torna per la 3^ volta al Nasego. Dopo due coppe del mondo consecutive, la medaglia di bronzo mondiale, il 2° posto recentissimo di Zinal, il Fletta Trail rivinto d’autorità, le manca davvero il sigillo di una gara che fino ad ora le è sfuggita (4^ nel 2021 e 2^ lo scorso anno). La Mayr l’ha punita nell’edizione 2022 e la sfida tra le due si rinnova.

Monica Madalina Florea torna in Val Sabbia per provare a fare l’impresa. 4^ lo scorso anno (e 2^ nel VK) in questa stagione è stata da top10 anche nel mondiale up&down di Innsbruck. Nelle super favorite vanno d‘obbligo anche Philaries Kisang, Lucy Murigi e Scout Adkin, con la scozzese che è attualmente 3^ in World Cup. Per rientrare nelle posizioni di vertice serve una grande giornata anche a Camilla Magliano, la migliore azzurra in coppa, a Susanna Saapunki e ad Anna Gibson. Lo spettacolo non finisce: Vivien Bonzi, il talento azzurro più in ascesa, insieme con Beatrice Bianchi e le più esperte Alice Gaggi e Sara Bottarelli. Poi Sarah Willhoit, Holly Page, Kirsty Dickson, Naomi Lang, Julia Font e soprattutto Philipa Williams, argento mondiale nel 2019. Sempre dall’isola britannica, al via nel Trofeo anche un’attesa Alice Goodall.

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