Correre su tapis roulant o su strada? Le differenze e dove si fa più o meno fatica?

Il Coach Fidal Salvatore Paci evidenzia caratteristiche, peculiarità e differenze tra il correre sul tapis roulant al chiuso e il correre su strada all'aperto
Correre su tapis roulant o su strada? Le differenze e dove si fa più o meno fatica?

Navigando sul web si leggono pareri contrastanti riguardo l'utilizzo del tapis roulant come sostituto della corsa si strada. Abbiamo chiesto al coach FIDAL Salvatore Paci qual è il suo punto di vista.

Prima di tutto, è importante sottolineare che sia la corsa su strada che quella sul tapis roulant rientrano nella categoria delle attività aerobiche, perché coinvolgono il movimento delle gambe e stimolano l'attività cardiaca. Tuttavia, è essenziale comprendere che esistono distinzioni significative tra le due modalità di corsa.

La principale differenza è rappresentata dalla superficie su cui si corre. Come si svolge la corsa su stada?

“La corsa su strada si svolge all'aperto, su strade, marciapiedi o piste apposite. La superficie può essere di asfalto, erba, sterrato, tartan, polystar”.

E la corsa sul tapis roulant?

“La corsa sul tapis roulant, invece, si svolge su una macchina apposita la cui superficie è costituita da un nastro continuo che scorre sotto il runner”.

Per quanto riguarda l'impatto con la superficie... cosa cambia?

Quasi tutto. Ecco perché dobbiamo parlare della variabilità della superficie sulla quale si corre. La corsa su strada comprende anche salite, discese, curve ed eventuali irregolarità del terreno che richiedono una maggiore attivazione muscolare e coordinazione;

Mentre sul tapis…

“Sul tapis roulant la superficie è costante e piatta, senza alcuna variazione di terreno, tranne se si varia appositamente la pendenza. Questo può ridurre lo sforzo richiesto per la stabilità e la coordinazione”.

Inoltre, in un caso si corre all'aperto, nell'altro al chiuso.

Infatti dobbiamo tenere conto delle condizioni ambientali. Correndo su strada si è soggetti alle condizioni atmosferiche come il vento, la pioggia, il caldo o il freddo, mentre sul tapis roulant si corre in un ambiente controllato all'interno”.

E per quanto riguarda le articolazioni?

“L'asfalto o superfici più dure quali i marciapiedi possono avere un impatto maggiore sulle articolazioni rispetto al tapis roulant la cui superficie è più ammortizzata”.

Ci sono runner che si annoiano sul tapis.

“Certamente la varietà degli ambienti esterni può essere motivante per alcuni corridori e meno per altri. Chi vuole correre a un ritmo “certamente costante” preferisce il tapis.

Ed eccoci alla domanda che ognuno vorrebbe farle: sul tapis, a parità di velocità, ci si sforza di meno?

Proprio qualche giorno fa ho girato la sua stessa domanda a due professionisti. Uno è ingegnere, l'altro un chinesiologo e personal trainer. Ecco i loro punti di vista:

Diego Terrana – Ingegnere: Dal punto di vista prettamente fisico/scientifico ci sono due grosse differenze nella dinamica del movimento tra la corsa su strada e la corsa su tapis roulant, una è relativa al principio di azione e reazione, l’altra riguarda lo spostamento di massa nello spazio. Quando si corre, infatti, su un tappeto che scorre la forza di reazione che l’atleta riceve dal tappeto è minore, a parità di spinta, rispetto a quella che si ottiene dalla terra ferma, perché una componente di essa si perde nella direzione di movimento del tappeto. Di contro, quando si corre in strada all'aperto, il corpo dell’atleta si sposta in avanti, attraverso lo spazio per superare la resistenza dell'aria e affrontare eventuali pendenze o dislivelli del terreno. Nel caso del tapis roulant, non c'è bisogno di spingere il corpo in avanti attraverso lo spazio, poiché è la cintura del tapis roulant che si muove sotto, occorre sollevare le gambe e spingere contro la cintura in movimento per mantenere la posizione sulla superficie del tapis roulant. Questo significa che, rispetto alla corsa su strada, c'è meno spostamento di massa in avanti nel senso dello spazio, ma solo uno spostamento relativo rispetto alla superficie del tapis roulant.

Calogero Giuseppe Castronovo – Chinesiologo e Personal Trainer: Lo sforzo del runner sul tapis – a parità di velocità - è uguale a quello profuso per strada. Infatti tutti i test di sintesi vengono svolti sul tapis. Quindi, in termini fisiologici e meccanici non c'è differenza. Diverso è il discorso della sensazione. C'è chi si distrae (nel bene o nel male) guardando scorrere il paesaggio attorno a sé e c'è chi si trova più a suo agio dentro le pareti di casa. Naturalmente, entrambi i tipi di corsa necessitano adattamento.

Sono certo che i nostri lettori vogliano sapere cosa ne pensa lei…

“A mio avviso bisogna vedere qual è l'obiettivo di ogni singolo allenamento. Se si vuole rinforzare il sistema biomeccanico è preferibile correre all'aperto: la superficie non perfettamente piana ci permetterà di sviluppare la nostra propriocezione. Ma se vogliamo acquisire (e memorizzare) un certo ritmo abbiamo due opzioni: la pista con l'uso del cronometro e controllo ogni cento metri oppure (ancora meglio) il tapis.

Per quanto riguarda il pensiero diffuso che sul tapis “è il tappeto a scorrere sotto i piedi” quale la sua opinione?

“Il mio pensiero è il seguente: dipende dal punto di riferimento. Rispetto alle coordinate geografiche il runner è fermo, ma rispetto al nastro tapis si sta muovendo in avanti. Vi propongo una scena: avete presenti i marciapiedi mobili degli aeroporti? Immaginate di trovarvi lì sopra in attesa che il tappeto vi porti un centinaio di metri più avanti. A quel punto vedete un ragazzino che, per affrettarsi, corre sul vostro stesso tappeto. Lo vedrete muoversi in avanti, giusto?”

E quindi sul tapis si fatica di meno o di più?

“A mio avviso ci si sforza allo stesso modo. Altrimenti i test sul lattato – che in laboratorio si svolgono sul tapis roulant o sull'ergometro – sarebbero inutili per la corsa su strada. Vi ho appena esposto la mia opinione che, ripeto, è soltanto il mio punto di vista. Ci sono tanti professionisti del settore che hanno pareri contrastanti tra di loro e io... non posso pretendere di possedere la verità.

Indubbiamente, sia la corsa su strada che quella sul tapis roulant conferiscono benefici alla salute cardiovascolare e al benessere fisico complessivo. La decisione tra una pratica e l'altra dipenderà dalle preferenze individuali, dalle circostanze ambientali e dagli obiettivi specifici di allenamento. Per diversificare la routine di esercizio, alcune persone prediligono adottare una combinazione di entrambe le modalità di corsa”.

sp@salvatorepaci.com – www.scuderiapaci.com

(Nelle foto l'azzurro di ultramaratona Vito Intini in un tentativo di record mondiale 24 ore su Tapis Roulant)

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