Sospetti sulla morte di Kelvin Kiptum. Intanto 3 arrestati in Kenya

Diverse le ipotesi sulla morte per incidente d'auto del primatista mondiale di maratona Kelvin Kiptum. Tre i fermati al momento in Kenya
Sospetti sulla morte di Kelvin Kiptum. Intanto 3 arrestati in Kenya

Spunta l'ipotesi di sabotaggio nella vicenda che ha portato alla morte dell'atleta keniota, primatista del mondo di maratona, Kelvin Kiptum. Il grande campione e il suo allenatore ruandese Gervais Hakizimana sono morti in un incidente stradale avvenuto domenica notte 11 febbraio nella zona occidentale di Kaptagat, lungo la strada che collega Elgeyo Marakwet a Ravine, nella contea di Baringo.

Kiptum deteneva il record del mondo nella maratona, realizzato con il tempo di 2h00'35" nella maratona di Chicago corsa l'8 ottobre 2023. E' stato il primo uomo a correre la maratona in meno di 2 ore e 1 minuto in una gara ufficiale.

Del sabotaggio lo sospettano alcuni media regionali, rilevando alcune incongruenze nel racconto dei fatti che hanno portato al tragico decesso.

Una prima incoerenza riguarda l'ora dell'incidente: è stato detto che lo schianto è avvenuto intorno alle ore 23, mentre il padre ha dichiarato di essere venuto a conoscenza dell'incidente già alle 21. Lo stesso padre ha chiesto alle autorità keniote di aprire un'indagine, citando la visita a casa di alcune "strane persone" che cercavano il figlio, forse per riscuotere somme non promesse dai familiari. L'invio di denaro alle famiglie è una pratica frequente per gli sportivi africani e che può diventare complessa una volta raggiunti alti livelli di competizione. Intanto le autorità keniote hanno arrestato tre dei quattro sospetti visitatori.

Un altro elemento è legato alla dinamica dell'incidente, una volta emerso che alla guida dell'auto c'era lo stesso Kiptum, noto per essere spericolato. Nella sua parte destra, dove in Kenya sta il volante, il veicolo è andato completamente distrutto. Le autorità hanno chiesto di effettuare un'autopsia sulle due vittime dell'incidente - Kiptum ed il suo allenatore, Gervais Hakizimana - e hanno potuto interrogare Sharon Kosgei, la terza passeggera dell'auto rimasta illesa, nel tentativo di ricostruire al meglio l'accaduto.

"L'incidente è avvenuto intorno alle 23. A bordo c'erano tre occupanti, due sono morti sul colpo mentre uno è stato portato in ospedale", ha detto il comandante della contea di Elgeyo Marakwet, Peter Mulinge.

I tre sospetti arrestati, riferisce il quotidiano locale "Nation", sono attualmente in custodia di polizia per essere interrogati. I tre fermati, che devono ancora essere identificati, erano stati precedentemente detenuti presso la stazione di polizia di Kaptagat, nella contea di Elgeyo Marakwet, prima di essere trasferiti a Iten per ulteriori interrogatori. Gli investigatori stanno cercando di stabilire la natura della loro visita dopo che il padre di Kiptum, Samson Cheruiyot, ha lanciato l'allarme poche ore dopo la sua tragica morte avvenuta domenica notte in un incidente stradale lungo la strada di Eldoret Ravine.

Parlando all'emittente televisiva "Citizen Tv" l'indomani dell'incidente, il padre dell'atleta aveva chiesto al governo di aprire un'indagine sulle circostanze che hanno portato al decesso del figlio, citando fra gli elementi sospetti che alcune "strane persone" avevano cercato il maratoneta a casa qualche giorno prima dell'incidente, identificandosi come membri del personale della presidenza keniota ma senza esibire alcun documento valido a dimostrarlo.

La morte di Kiptum ha suscitato reazioni scioccate. Il presidente della World Athletics, Sebastian Coe, si è detto "profondamente addolorato" nell'apprendere della morte di Kiptum e Hakizimana, mentre per David Rudisha, due volte campione olimpico negli 800 metri la morte dell'atleta è "una perdita enorme".

Cordoglio è stato espresso anche dal presidente keniota William Ruto, per il quale Kelvin Kiptum "era una stella, probabilmente uno dei migliori sportivi del mondo". "La sua forza mentale e la sua disciplina non avevano eguali. Kiptum era il nostro futuro", ha aggiunto in un post pubblicato su X, nel quale definisce il deceduto "uno sportivo straordinario".

La morte di Kevin Kiptum non è la prima di un atleta keniota. Nell'aprile del 2022 il corpo di Damaris Muthee Mutua, vincitrice di diverse medaglie per il Kenya alle Olimpiadi della Gioventu' di Singapore 2010 e ai Campionati di atletica leggera dell'Africa orientale a Khartum, era stato trovato senza vita in una casa a Iten, noto centro di allenamento situato in alta quota nel Kenya occidentale, in circostanze non ancora chiarite. La sua morte ricorda a sua volta quella di un'altra stella nascente dell'atletica keniota, Agnes Tirop, uccisa a coltellate nel 2021 nello stesso centro di allenamento.

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