BRESCIA – Con il senno di poi l’ASD Rosa Running Team avrebbe rifatto tutto nello stesso modo, dall’inizio alla fine. Perché i Campionati Italiani Assoluti di atletica paralimpica, disputatisi sabato 29 e 30 giugno nel Campo Sportivo Sanpolino Gabre Gabric di Brescia e che portano la firma del sodalizio sportivo bresciano, sono stati un vero successo. Di numeri: al via 182 atleti compresi di guide e 10 atleti giovani per le gare promozionali, e 46 squadre provenienti da 14 regioni d’Italia. Di record: due mondiali e sei italiani. E di emozioni.
«Abbiamo scritto una bella pagina della storia dello sport, che ha il potere di generare un sentimento collettivo che ci spinge nella direzione giusta – ha dichiarato Roberto Defilippi, team manager del Rosa Running Team Paralimpico: Al di là del successo dell’evento, la era gioia risiede nel vedere i sorrisi e l’entusiasmo dei nostri atleti, dei numerosi volontari che si sono dedicati senza risparmiarsi, dei nostri sostenitori e di tutti gli appassionati dello sport. Questi Campionati Assoluti, come per magia, ci hanno permesso di riscoprire il valore di una vita comunitaria. Mi viene in mente una famosa frase di Cesare Pavese: “Non so esattamente cosa sia la magia, ma so che inizia sempre quando non vuoi più lasciare i luoghi, i pensieri e le persone che ti circondano”.»
Al pensiero di Roberto Defilippi fa eco quello di Maria Luisa Garatti, impegnata nella doppia veste di organizzatrice e atleta: «Oltre a questi due ruoli, ho svolto volentieri anche quelli di volontaria e assistente alle gare. Ruoli diversi che mi hanno permesso di osservare ed apprezzare ciò che siamo riusciti a fare, è stato veramente molto emozionante. Ammirare gli atleti che sicuramente voleranno a Parigi per le Paralimpiadi e gareggiare nel getto del peso con una di loro mi ha fatto sentire parte di un movimento che si sta sempre più sviluppando.
Durante la mia gara al primo lancio, un gran bel lancio in cui purtroppo a causa della mia malattia ho perso l’equilibrio, sono caduta e mi è stato dato il lancio nullo. Mi sono demoralizzata e soprattutto ho pensato di aver deluso la mia squadra che era tutta a bordo campo a sostenermi. Ho fatto fatica a riprendermi ma alla fine è arrivato un bronzo inaspettato. Penso che il motto dell'evento si racchiuda in questa frase: lo sport dà il meglio di sé quando ci unisce».
DAL CAMPO: RECORD MONDIALI E NAZIONALI
Questo il bilancio della due giorni con gli Assoluti di atletica paralimpica. A scrivere il proprio nome nel libro dei primati del mondo, per ben due volte, è stato Carlo Calcagni (Paralimpico Difesa), categoria T72. Nei 100 m il suo tempo finale di 15”06 abbassa di tre decimi il record che già gli apparteneva e che gli era valso l’oro iridato ai Campionati di Kobe. L’azzurro ha poi concesso il bis nei 400 m, facendo segnare la migliore prestazione mondiale di sempre anche con il crono di 1’02”96.
Hanno stabilito i nuovi primati nazionali Oxana Corso (Fiamme Gialle), che nel peso cat. F35 ha infranto per la prima volta il muro dei 7 m gettando l’attrezzo a 7,06 m; nel giavellotto Emanuele Pangher (Aspet), cat. F13 – ipovedenti, con la misura di 39,75 m e Rigivan Ganeshamoorthy (Anthropos), cat. F52, che con un lancio da 22,91 m non solo ha ottenuto la miglior misura italiana di sempre, ma ha fatto anche segnare la miglior prestazione mondiale del biennio. Nel pomeriggio, l’azzurro ha polverizzato anche il record del getto del peso stabilendo il nuovo riferimento italiano di 11,73 m.
Doppio primato anche per Sonia D’Addabbo (Keep Fit), cat. F37, che ha fatto atterrare il giavellotto a 13,61 m ritoccando così un record che già le apparteneva, e si è poi ripetuta nel getto del peso con 7,04 m.
Cristian De Mase (US Acli), cat. T36, ha stabilito il nuovo primato italiano chiudendo i 200 m in 32”57.
12 MEDAGLIE PER IL ROSA RUNNING TEAM
L’ASD Rosa Running Team si è distinta non soltanto per l’organizzazione impeccabile dell’evento, ma anche per diverse prestazioni di alto livello dei suoi paratleti, che le hanno regalato 12 medaglie: 6 d’oro, 4 d’argento e 2 di bronzo. A brillare con il metallo più prezioso sono stati Maria Vittoria Gregorelli, che ha anche migliorato il suo personal best, nei 100 m sia nei 200 m nella categoria T35; Enzo Buffoli nei 1.500 m – anche per lui primato personale – e nei 5.000 m, cat. T38; e Andrea Verzelletti, nei 400 m e negli 800 m, cat. T38. Hanno festeggiato con l’argento Roberto Russo nei 400 m e negli e 800 m cat. T38 e Davide Foglio nei 400 m e 800 m cat. T11 con la guida Mattia Franzoni.
Sono saliti sul terzo gradino del podio Maria Luisa Garatti nel lancio del peso cat. T38 e Marco Zingarelli, ronzo nei 5.000 m T12 con la guida Alessandro Gatta.
Sono arrivati ottimi risultati anche da Si Moummoh Mohamed, cat. T35, che ha partecipato ai 1.500 m e 5.000 m fuori gara per i Campionati italiani.
«Sono felice e orgoglioso di avere contribuito con il mio staff all’organizzazione di questi Campionati e di avere nel mio team anche atleti paralimpici – ha dichiarato Gabriele Rosa –. Il nostro sogno, ora, è quello di migliorare le prestazioni, tenendo però sempre a mente un concetto o, meglio, un valore: la parte agonistica è importante, ma ciò che conta è l’aspetto sociale. Noi ci impegneremo per diffondere questo messaggio. A tutti gli atleti dico: continuate a sognare».
DUE PREMI SPECIALI
Al termine dei Campionati Italiani Assoluti di atletica paralimpica sono stati assegnati due premi speciali, pensati e organizzati dall’ASD Rosa Running Team:
- il Premio Gentilezza e fairplay, vinto da Eva Aspes (Società Freemoving) con oltre il 26% dei voti per essersi particolarmente distinta per il comportamento corretto tenuto nei confronti dei suoi avversari;
- e il Premio Best Teen-ager, consegnato a Gabriele Pirola con 165 voti (pari al 57,4% dei votanti) per essere stato il giovane che si è contraddistinto per la migliore prestazione sportiva.
A decidere i premiati sono stati i presenti all’evento che hanno potuto votare per mezzo di QR code pubblicati su cartelli dedicati.
PRIMA DI TUTTO L’AMBIENTE
Al centro del progetto e dell’organizzazione dei Tricolori Paralimpici c’è stato il rispetto e la cura per l’ambiente. La ASD Rosa Running Team ha infatti messo in atto un piano di sostenibilità perché l’evento fosse meno impattante possibile, facendosi promotore di iniziative e strategie.
Prima di tutto, l’attenzione si è focalizzata sugli spostamenti:
- sono state scelte strutture alberghiere sulla linea della metropolitana garantendo agli atleti l’accesso gratuito per i giorni di gara;
- è stato garantito un servizio pullman gratuito per il trasporto dagli aeroporti agli alberghi;
- nei giorni di gara agli atleti sono stati forniti pranzi a bordo pista in contenitori e con posate riciclati o ecosostenibili;
- tutti i prodotti contenuti nel pacco gara e presenti ai ristori provenivano da fornitori locali.
Inoltre:
- l’impianto Sanpolino è stato dotato di bidoni di raccolta differenziata e di erogatori di acqua naturale e frizzante così da ridurre l’uso della plastica.
L’EVENTO IN NUMERI
Qualche numero per raccontare, ancora più nei dettagli, il “dietro le quinte” dell’evento, fatto di impegno e lunghe giornate di lavoro:
- 182 atleti compresi di guide e 10 atleti giovani per le gare promozionali, ognuno dei quali ha ricevuto il pacco gara con gadget e prodotti offerti dall’ASD Rosa Running Team, Associazione non vedenti, Forever, Mico, Fonte Tavina e Conad;
- 46 squadre provenienti da 14 regioni d’Italia;
- 520 pasti serviti come catering;
- 650 camere d’hotel prenotate a Brescia per l’evento, prezioso indotto economico per il territorio;
- 26 sponsor locali che hanno contribuito economicamente o con cambio merce alla buona realizzazione dell’evento
- 48 giudici Fidal impegnati sui due giorni di gare;
- 140 volontari su tre giorni (uno di preparazione, due di gare)
- 45 massaggi sportivi/olistici totalmente gratuiti;
- consumati 500 yogurt proteici donati da Centrale del Latte e 2.400 bottigliette d’acqua donate da Fonte Tavinia;
- 67 km a testa circa percorsi in 4 giorni da tutti gli organizzatori dell’evento, rimanendo all’interno del perimetro del campo.
ASD ROSA RUNNING TEAM E L’ATLETICA PARALIMPICA
Due sono i “momenti” che hanno, finora, caratterizzato l’impegno dell’ASD Rosa Running Team nell’atletica paralimpica. Il 2019, quando ha deciso di affiliarsi alla FISPES, la Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali, con l’obiettivo di aprire le sue porte ad atleti con disabilità (sclerosi multipla e disabilità motoria), offrendo loro la possibilità di partecipare a campionati e manifestazioni di categoria. E il 2024, quando – nel suo ventesimo anniversario – ha deciso di compiere un passo in più, decidendo di accogliere atleti con altre disabilità (ipovedenti, non vedenti e amputati) per ingrandire e rafforzare il movimento.
La società bresciana ha un unico grande obiettivo: dare valore alla parola inclusione. E lo ha fatto accogliendo atleti non solo con diverse disabilità, ma anche di differenti nazionalità ed età, perché il campo di allenamento e le gare siano luoghi di crescita sportiva ma anche e soprattutto personale.
Proprio per il suo ventesimo compleanno il sodalizio capitanato dal dottor Gabriele Rosa, uno degli allenatori di maggiore successo dell’atletica internazionale e preparatore dei più grandi maratoneti al mondo, vuole farsi un grande regalo: creare la più grande squadra sportiva, il più grande “movimento” a livello nazionale promuovendo il benessere attraverso il movimento per tutti, e non solo per gli atleti di altissimo livello, e in particolar modo a favore di quelle persone che attraverso e grazie allo sport riescono a