Stress e alimentazione, consigli per il benessere

In questo periodo di isolamento,dovuto all'emergenza sanitaria legata al coronavirus, una corretta alimentazione può aiutarci a vivere meglio. I consigli del Dr. Francesco Cagnazzo per migliorare il nostro benessere.
Stress e alimentazione, consigli per il benessere

In un momento come quello che stiamo vivendo, in cui ci sentiamo sotto pressione e siamo preoccupati per il presente, ma anche poco fiduciosi del futuro per un attimo a svuotare la nostra mente e a lasciare spazio alle cose che danno piacere a noi e alle persone che ci stanno attorno. La parola "stress" è ormai entrata nel nostro linguaggio quotidiano mentre spesso si sottovaluta il concetto di piacere come fonte di salute

Lo stress è definito come una forma di adattamento dell'organismo (si parla di "sindrome di adattamento") a degli stimoli chiamati "stressor". Questi possono essere definiti genericamente come elementi in grado di alterare l'omeostasi dell'organismo. Le reazioni agli stressor sono determinate dall'attivazione del sistema nervoso e da quello endocrino; in entrambi i casi la percezione degli stressor avviene a livello cerebrale, da cui vengono rilasciati i segnali mediatori dello stress.

A livello ormonale , la reazione allo stress comporta il rilascio di cortisolo e a livello nervoso provoca l'attivazione del Sistema Nervoso Simpatico, con stimolo delle ghiandole surrenali a secernere adrenalina. Ciò rappresenta già di per sé un fattore di rischio diretto o indiretto per malattie ad alta incidenza, quali obesità e ipertensione. I benefici che derivano dalla riduzione dello stress sono stati ben documentati in letteratura scientifica. Anche l'importanza per la salute dei legami sociali è stata dimostrata.

Meno stress, meno tensione, meno rabbia, meno sensi di colpa, più salute. E' vero che teoricamente in questo periodo  gli eccessi alimentari e la quasi totale assenza di esercizio fisico possono aumentare la circonferenza vita, ma nella pratica il vero problema non sono  questi giorni, quanto piuttosto tutti gli altri giorni dell'anno. Ciò che determina gli effetti a livello del nostro corpo è la costanza con cui attuiamo certi comportamenti; in altre parole, se per gran parte dell'anno mangiamo in maniera sana ed equilibrata e facciamo del regolare esercizio fisico, pochi giorni di libertà non sono in grado di inficiare i risultati che abbiamo ottenuto.

C'è di più. Se commettiamo l'errore di seguire una dieta troppo rigida, senza concederci dei pasti più calorici, il metabolismo ne risente. Il nostro corpo è programmato per resistere a periodi di carestia; se riduciamo costantemente il cibo che consumiamo, l'organismo abbasserà il metabolismo basale, grazie ad un fine meccanismo ormonale. Allo stesso tempo verrà immagazzinato più tessuto adiposo, per aumentata sintesi dei trigliceridi e diminuita ossidazione degli acidi grassi.

Ho potuto constatare che.  nei soggetti generalmente attenti alla propria alimentazione e fisicamente attivi,  periodi in cui si assumono pasti più calorici sono in grado di dare una sferzata al metabolismo che si traduce in effetti positivi a livello della composizione corporea, con stimolo della massa magra e perdita di quella grassa. Adottiamo dunque il giusto approccio: costruiamo la salute durante tutto l'anno e concediamoci delle libertà senza sensi di colpa. 

Testo a cura del Dr. Francesco Cagnazzo, Specialista in Scienze dell'Alimentazione e della Nutrizione Umana - Nutrizionista

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