VAIL/BEAVER CREEK (USA) - Sono superstiziosi gli sciatori? Probabilmente né più né meno di tutti gli sportivi del resto del mondo. Comunque sia è domani - un venerdì 13 - che il quartetto azzurro di gigante va a caccia di medaglie ai Mondiali di Vail/Bevaer Creek. Eccolo il quartetto azzurro in pista: Roberto Nani, Davide Simoncelli, Florian Eisath e Giovanni Borsotti. Sono loro che sfidano il mondo per tentare di rimpinguare un medagliere miserrimo ed evitare che questi Mondiali finiscano come gli altri due (riecco la superstizione) svolti in questa località del Colorado nel 1989 e nel 1999 e che videro l'Italia restare a quota zero sino alla fine della manifestazione. La prima e non buona notizia è che la pista non sarà gelata spruzzando acqua, come avviene quasi sempre in coppa del mondo. La pista gelata - più dura e difficile - è la preferita dagli azzurri. Ma in questi Mondiali sarà così probabilmente solo per le gare di slalom speciale. Comunque di notte fa un gran freddo, verso i -10, e questo, almeno nella prima manche, dovrebbe garantire un fondo pista molto duro. In questa stagione gli azzurri non sono mai andati più in là del 6° posto in coppa del mondo, ma bisogna dire che in gara hanno sempre dato l'anima. C'è da giurare che lo faranno ancor più domani. «Il mal di schiena dei giorni scorsi - ha fatto sapere Roberto Nani - è progressivamente migliorato. Ora sto bene e la pista mi piace. Spero che di notte faccia un gran freddo e che il fondo sia il più duro possibile. In ogni caso almeno per i primi numeri la pista sarà perfetta. Darò il 110%». Buoni propositi anche per Florian Eisath, esordiente ai Mondiali nonostante sia classe 1984. «Questa è stata la mia miglior stagione - dice pensando in particolare al sesto posto di Adelboden ed agli altri piazzamenti - e sono venuto qui a suon di risultati. Questa presenza me la sono conquistata e la difenderò: giù a tutta. Ho esperienza e nervi per reggere la tensione». Idem per il trentino Davide Simoncelli: «Negli ultimi giorni abbiamo sciato su neve morbida per abituarci a questa situazione. Ognuno di noi darà il massimo per stare davanti». Giovanni Borsotti assicura: «Voglio a tutti i costi onorare questa convocazione. Metterò in pista tutto quello che ho. In molti hanno possibilità di podio, ma tra questi ci siamo anche noi italiani». Chi siano i molti ed agguerriti rivali lo dice, facendo i nomi, proprio Nani e parte dall'austriaco Marcel Hirscher, dal francese Alexis Pinturault e, ovviamente, dal campione uscente e padrone di casa Ted Ligety, americano doc.
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