Sci, Kriechmayr vince la discesa di Wengen: paura per Buzzi, ma l'azzurro è sesto

L'austriaco trionfa sulla pista Lauberhorn davanti a Feuz e a Kilde. L'italiano cade dopo il traguardo e sbatte il ginocchio sui cartelloni del parterre
Sci, Kriechmayr vince la discesa di Wengen: paura per Buzzi, ma l'azzurro è sesto© Getty Images

WENGEN (SVIZZERA) - Una pista leggendaria, lunga 4,5 km. Un salto spettacolare di 40 metri tra due rocce: l'Hundschopf. 50.000 persone e il monte Eiger che fanno da cornice ai protagonisti della Coppa del Mondo di sci. Tutto questo è la Lauberhorn di Wengen, una delle gare più attese del Circo bianco: la discesa libera per eccellenza, insieme a quella di Kitzbuhel (in programma il prossimo 26 gennaio). Trionfa l'austriaco Vincent Kriechmayr, davanti all'idolo di casa Beat Feuz. Chiude il podio il norvegese Kilde. Bene l'Italia: sesto Emanuele Buzzi, ottavo Christof Innerhofer, decimo Dominik Paris.

LA GARA - Il primo a scendere è Dominik Paris, ma l'azzurro rimane in testa per poco, fino a quando scende Aksel Lund Svindal: il norvegese dipinge la pista e chiude con 75 centesimi di vantaggio. L'asticella si alza e quando tocca a Beat Feuz il pubblico di casa si scalda: lo svizzero, leader della classifica di specialità, chiude davanti a Svindal di 38 centesimi, ma poi deve lasciare la poltrone di leader a Vincent Kriechmayr. L'austriaco è il più veloce di tutti e nessuno più riesce a mettersi davanti.

Mette paura soltanto la discesa di Kilde, che è in vantaggio fino all'ultimo intermedio ma arriva al traguardo con 23 centesimi di ritardo. A sorpresa, il migliore degli italiani è Emanuele Buzzi, che mette in piedi la gara della carriera e arriva sesto. La fatica al traguardo, però, è troppa e l'azzurro non riesce a rimanere in piedi: cade e scivola fino a incastarsi con gli sci tra i materassi del parterre, è necessario l'intervento della barella, perché troppo dolorante al ginocchio. Quando viene portato via, saluta il pubblico con la mano. 

Beat Feuz continua a dominare la classifica di discesa libera, nono podio nelle ultime dieci discese libere. Non può sorridere, invece, Dominik Paris, che ancora non riesce a conquistare una delle prime tre posizione a Wengen.

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