Sci, Cdm uomini: a Wengen ottimo terzo posto per Giuliano Razzoli

L'emiliano stacca il pass andare a Pechino: "Sognavo il podio da sei anni". A vincere è stato il 21enne norvegese Braathen, secondo Yule
Sci, Cdm uomini: a Wengen ottimo terzo posto per Giuliano Razzoli© Getty Images

TORINO - Giuliano Razzoli termina la gara di Wengen al terzo e così stacca il pass olimpico per andare a rincorrere un sogno: quello che lo vide campione olimpico nel 2010, a Vancouver. Nonostante il forte mal di schiena avuto fino a quache settimana fa, sul tracciato svizzero ecco rifiorire l'esperienza e il talento di un atleta che è nel cuore di tutti gli appassionati italiani. La gara registra il primo, grande successo del 21enne norvegese Lucas Braathen in slalom (dopo la vittoria a Soelden nel 2020), risalito di ben 28 posizioni nella seconda frazione e primo al termine con il tempo di 1'41"48, davanti allo svizzero Daniel Yule, staccato di 22 centesimi e a Razzoli, autore del quinto parziale nella seconda frazione e staccato alla fine di 29 centesimi, in recupero di sei posti.

Razzoli è quarto nella classifica di specialità

Buon tredicesimo posto per Manfred Moelgg, che recupera a sua volta nove posizioni nella seconda e ritrova un posizionamento più consono alla sua carriera. Tommaso Sala è ventesimo, mentre è 21° Stefano Gross.Con questo risultato Razzoli sale al quarto posto nella classifica di specialità con 154 punti, alle spalle di Foss-Solevaag con 180, di Yule con 162 e di Braathen con 155. L'appuntamento è con lo slalom di Kitzbuehel della prossima domenica.

Razzoli: "Sognavo il podio da sei anni"

 "Mi sarebbe dispiaciuto arrivare quarto, cominciavo ad intravedere quel risultato. L'ultimo podio l'ho fatto qui a Wengen, sei anni fa. E' stata un'emozione grande tornare sul terzo gradino di Coppa del mondo: è una cosa che sognavo da sei anni". ha detto Razzoli. "La mia seconda manche è stata bella, forse ho lasciato qualcosa nella parte alta, ma quasi tutti hanno sbagliato. E' un regalo per tutti quelli che mi hanno sostenuto e per chi mi ha sempre dato fiducia. Oggi mi godo il podio, perché sei anni sono lunghissimi. Sono davvero emozionato e sono contento per me e per lo sci" ha concluso. 

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