Goggia terza nella discesa libera a Crans-Montana: la bergamasca "vede" la Coppa

L'azzurra ha preceduto la svizzera Suter, consolidando così la propria leadership in classifica: "Felice del pettorale rosso"
Goggia terza nella discesa libera a Crans-Montana: la bergamasca "vede" la Coppa© EPA

CRANS-MONTANA - La svizzera Priska Nufer ha vinto a sorpresa la discesa libera di Crans-Montana con il tempo di 1'29"93. Alle spalle della sciatrice elvetica si è piazzata la ceca Ester Ledecka, vincitrice ieri, staccata di 0.11 centesimi. Ottimo terzo posto per Sofia Goggia a 0.23 centesimi. La campionessa bergamasca ha preceduto l'altra svizzera Corinne Suter, quarta a 0.27, allungando così in testa alla classifica della coppa di specialità. Per quanto riguarda le altre italiane, settimo posto per Federica Brignone a 0.33 centesimi e 13° per Elena Curtoni a 0.88.

Sofia ha preso 10 punti alla Suter

Quarantesimo podio in carriera per la campionessa bergamasca, oltre ad essere un risultato importantissimo in chiave classifica di specialità. Una sfida tiratissima che ha visto l'azzurra battagliare per le posizioni nobili della classifica, mettendo in mostra tutto il meglio del suo repertorio. Goggia ha così guadagnato dieci punti nei confronti di Suter, quarta ad appena 4 centesimi di distacco, nel confronto per una sfera di cristallo che verrà assegnata solamente alle finali di Courchevel-Méribel. La ventinovenne finanziera dovrà gestire al meglio un vantaggio di 75 lunghezze rispetto alla diretta concorrente svizzera. 

Goggia: "Felice del pettorale rosso"

"Sono contenta di aver mantenuto il pettorale rosso e dei 75 punti di vantaggio, dobbiamo rimanere concentrati fino alle finali. Ho rosicchiato qualche punticino perché son arrivata con 59 punti e vado via con 75 di vantaggio. È stata una gara molto stretta a livello di svantaggi, tutte molto attaccate ed è la bellezza di questo tracciato". Così Sofia Goggia commenta il terzo posto nella discesa libera di Crans Montana, in Svizzera. "Non saprei dire a che punto sono del mio recupero - ha aggiunto - sono arrivata qui il primo giorno dopo aver disputato la discesa olimpica, quindi con nove giorni di stop. Ho lavorato fisicamente ma sciare è un'altra cosa, infatti, nella prima prova avevo paura che la gamba non mi reggesse, soprattutto nella prima curva".

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