Sci, Goggia e le 24 ore folli a St. Moritz: "Fatto qualcosa di incredibile"

La campionessa azzurra ha raccontato il trionfo nella discesa libera di Coppa del Mondo arrivato il giorno dopo la rottura della mano: "La mia vita è intensa perché io sono intensa"

Sofia Goggia si racconta, ospite di 'Atleti al Massimo' su RTL 102.5 News, e torna sul trionfo nella discesa libera di Saint-Moritz arrivato 24 ore dopo l'operazione alla mano: "La mia vita come un film? Mi riferivo alle 24 ore folli che ho vissuto a St. Moritz dove ho fatto il podio rompendomi la mano, sono scesa a Milano per l’operazione e il giorno dopo mi sono presentata e ho vinto. Ripensando a quella giornata ho fatto qualcosa di incredibile agli occhi degli altri ma per me è stata una difficoltà che ho affrontato con facilità, probabilmente ero in un mood di focus e non ho avuto fatiche emotive. Poi magari ci sono giornate i cui sono più agitata e quelle sono più difficile da gestire, paradossalmente". Parla così la campionessa azzurra che svela: "La mia vita è intensa perché io sono una ragazza intensa. La mia vita rispecchia le sfaccettature del mio carattere".

Sofia Goggia: "Sento la responsabilità di essere una campionessa"

"Ciò che mi stimola ad andare avanti - prosegue la sciatrice azzurra - è proprio l’essenza di questa vita: la fame, le scelte totalizzanti, la dedizione e la devozione verso gli obiettivi. Nonostante i risultati ottenuti, sono contenta di essere ancora guidata e motivata dal fuoco sacro della passione”. Sofia Goggia racconta anche cosa si prova ad essere una campionessa di fama mondiale e delle conseguenze che ne derivano: "Sento la responsabilità di adottare un’etica comportamentale che possa essere d’esempio per le nuove generazioni. Non è un peso, questa vita l’ho sempre voluta, me la sono conquistata e per essere dove sono ho fatto delle scelte abbastanza drastiche”. Infine l'azzurra parla anche di salute mentale nel mondo dello sport: "L’equilibrio psicologico è importantissimo, bisognerebbe parlare di 'emotional health' perché sono le emozioni che ci fregano. Il mio lavoro è incentrato molto su quello. Al di fuori dello sci ciò che mi emoziona sono quei momenti di amore, famiglia e amicizia. I momenti che mi hanno fatto vibrare il cuore", conclude.

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