Casse: «Sono veloce, sarà uno spettacolo»

A Kitzbuehel si corre il superG, l’azzurro è forte del miglior tempo della 2ª prova
Casse: «Sono veloce, sarà uno spettacolo»© Getty Images

E ora si fa sul serio. Sono stati giorni di prove cronometrate sulla mitica Streif, in questa tappa della Coppa del Mondo di sci alpino maschile a Kitzbuhel. Nella settimana dell’Hahnenkamm-Rennen ci si appresta a vivere il primo vero atto agonistico col superG (ore 11.30, diretta tv su RaiSport ed Eurosport). Training nei quali è stato necessario prendere confidenza con la neve e provare a carpire i segreti del pendio più complicato e affascinante del mondo. Mattia Casse ha voluto ribadire un concetto: «Sono veloce». Lo aveva fatto anche a Wengen, salvo poi commettere qualche errore di troppo quando i punti erano in ballo. Il "Trattore" ha fatto impressione alla Mausefalle, con una partenza degna di un centometrista, e pennellato come Giotto sull’Hausbergkante. Risultato: miglior tempo nella 2ª prova, ma con la necessità di migliorare soprattutto nella parte alta e prestare attenzione alla diagonale finale, lì dove la forza centrifuga ti spinge verso l'esterno. Il piemontese, alla fine della fiera, è l'unico azzurro ad aver vinto quest'anno, centrando il bersaglio grosso nel supergigante in Val Gardena e c'è voglia di replicare: «La Streif è sempre la pista più esigente: ci vuole tecnica, ma ci sono anche tratti di scorrimento. C’è un po’ più grip rispetto al solito e quindi si riesce a sciare meglio. L’entrata nella stradina è un po’ più lenta del solito e credo che ne guadagni lo spettacolo. Il mio rendimento attuale arriva da lontano: sono tre-quattro anni che ho continuità di risultati, nel lavoro, negli allenamenti. C’è tantissimo dietro. Io ho messo mattone dopo mattone, e non è finita qui: perché si può vincere una gara, ma non è detto che si vinca quella dopo. Nei sogni e nei desideri, la mia scaletta personale vede al primo posto le Olimpiadi, poi la Streif e poi tutto il resto».

Gli altri azzurri

Pezzi del puzzle che vorrà mettere insieme anche Dominik Paris, dopo i segnali di ripresa sulla Lauberhorn, senza sottovalutare gli ottimi risultati in prova dell’eterno Kristof Innerhofer e di un Florian Schieder che con questa pista ha un feeling particolare (2º nella discesa del 2023 e del 2024). C’è la consapevolezza che i maestri svizzeri, guidati da Marco Odermatt e con il giovane Franjo von Allmen pronto a dare man forte, saranno tra i protagonisti. A Garmisch (Germania), invece, messo in archivio un primo giorno di training per le ragazze in discesa non cosi proficuo. Prova tenutasi su di una pista accorciata di molte centinaia di metri per via della pioggia e delle alte temperature. Complicato trarre delle conclusioni. L’austriaca Fest ha siglato il miglior tempo (1’08’’19) e Nadia Delago è stata la migliore azzurra (decima a 1”00). Indietro le attese Federica Brignone (37ª) e Sofia Goggia (22ª). «È stata una prova fortemente influenzata dalla pioggia e dalle condizioni instabili del vento che ha dato fastidio alla 1ª decina di concorrenti. Nonostante ciò sono abbastanza soddisfatta di quanto ho fatto», ha raccontato la campionessa bergamasca. Oggi di nuovo al cancelletto di partenza dalle 10.30. Da segnalare la brutta caduta di Sara Thaler, trasportata in elicottero al vicino ospedale. La FISI ha fatto sapere che la 20enne altoatesina «muove regolarmente braccia e gambe».  

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