Kelvin, iniziato il risveglio dal coma. Spavento anche per la figlia di Travaglio

I medici del Regina Margherita monitoreranno continuamente le reazioni del bambino di 7 anni rimasto ferito nel sabato di panico a Piazza San Carlo
Kelvin, iniziato il risveglio dal coma. Spavento anche per la figlia di Travaglio© LaPresse

TORINO - La buona notizia tanto attesa potrebbe arrivare a breve, nella speranza di tutti già stasera, e consentirebbe di catalogare finalmente i fatti di piazza San Carlo come una “tragedia per fortuna solamente sfiorata”. All’ospedale Regina Margherita di Torino infatti è iniziato l’intervento dei medici per risvegliare dal coma farmacologico Kelvin, il bambino cinese di 7 anni rimasto gravemente ferito nella calca che si è creata quando la folla che era lì per assistere a Juve-Real sul maxischermo - presa dal panico e in preda alla psicosi da attacco terroristico - ha creato il caos fuggendo all’impazzata con un bilancio finale di 1.500 feriti circa. L’operazione potrebbe richiedere diverse ore e - man mano che verranno diminuiti i sedativi - lo stato del piccolo paziente (le cui condizioni sono andate migliorando nelle ultime ore tanto da portare a questa decisione) verrà continuamente monitorato per vedere come reagirà alle sollecitazioni dei dottori. La speranza è che già stasera Kelvin possa riaprire gli occhi e riabbracciare finalmente i suoi genitori, che ieri sera hanno ricevuto la visita del presidente federale Carlo Tavecchio e dell’amministratore delegato juventino Beppe Marotta.

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PAURA PER TRAVAGLIO – Grande paura nella notte di sabato anche per la 18enne Elisa Travaglio, figlia di Marco direttore del ‘Fatto Quotidiano’ che quella sera – come ha raccontato lui stesso - si è precipitato in piazza San Carlo con sua moglie per portarla di corsa al Pronto Soccorso. «Tutto virtuale, tranne il sangue» è stato l’amaro commento del celebre giornalista, mentre la figlia ha affidato i suoi sentimenti e lo spaesamento del ‘day after’ a due post pubblicati sul proprio profilo Instagram («Non auguro a nessuno di passare quello che io i miei amici e altre migliaia di persone abbiamo provato ieri sera.. a nessuno!» e ancora «Voglio provare a ricordare la serata di ieri così.. prima di tutto quello che è successo..»).

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