Il dottor Bruno e la terapia al plasma anti-Covid: "Salvo vite: seguite i miei consigli. E sì al calcio"

Sul giornale di sabato 23 maggio e sul nostro sito, l’intervista esclusiva all’infettivologo che ha salvato la vita al "paziente 1" e ha lanciato per primo in Italia la terapia al plasma anti-Coronavirus, che sta dando ottimi risultati. "Troveremo il vaccino: vi spiego perché. Potrà essere un bene per tutto il Paese se il calcio ripartirà. Italiani, fate anche voi un meraviglioso Triplete: ecco come"
Il dottor Bruno e la terapia al plasma anti-Covid: "Salvo vite: seguite i miei consigli. E sì al calcio"

Il dottor Raffaele Bruno, 54 anni, professore di Malattie infettive presso l’Università di Pavia e direttore del reparto di malattie infettive del policlinico San Matteo, sempre di Pavia, ci ha rilasciato una lunga intervista su Skype.

Da qualche settimana è diventato l’infettivologo più famoso d’Italia e ha acquisito una grande notorietà anche a livello mondiale. In questo periodo tanto drammatico per l’emergenza Coronavirus, la pandemia da Covid 19, è stato uno dei medici che ha salvato la vita al cosiddetto “paziente 1”: colui che innescò l’epidemia a Codogno. Ed è lo scienziato che ha avviato per primo in Italia la cosiddetta "terapia al plasma", che da oltre 2 mesi sta dando risultati positivi eccezionali. E che poi si è diffusa in altri ospedali non solo in Italia, ma anche all’estero in numerosi Paesi. Basti dire che, grazie alla terapia escogitata dal professor Bruno insieme con altri due medici del policlinico di Pavia, l’indice di mortalità dei pazienti in rianimazione è sceso da uno ogni 6 ricoverati a uno ogni 16.

L’intervista integrale si può leggere sull’edizione cartacea odierna di Tuttosport, sabato 23 maggio. Qui, sul nostro sito, pubblichiamo alcune parti "chiave" della videointervista, suddivisa per argomenti. Si parla dei grandi effetti della terapia al plasma, dei comportamenti giusti da tenere durante la fase 2, del vaccino (il dottor Bruno è scientificamente ottimista: "Un giorno sarà realizzato e vi spiego perché"), dell’importanza della donazione del plasma e di come il campionato di serie A possa ripartire, tra tutte le opportune cautele per la salute di tutti: "Il ritorno al calcio giocato rappresenterebbe anche una grande iniezione di fiducia per tutta l’Italia. Nessuno, però, a oggi può dire quando i tifosi potranno tornare allo stadio. La mia fede calcistica? Io sono un grande tifoso dell’Inter! Comunque sia, adesso gli italiani possono centrare un meraviglioso Triplete: con la prevenzione, seguendo tutti le giuste regole di comportamento; donando il plasma, e qui penso ai pazienti guariti, per curare altri malati; infine, chi può, aiutando la scienza a trovare il vaccino, un giorno, a beneficio di tutta l’umanità".
E ora: buona visione dell’intervista sul nostro sito e buona lettura sul giornale.

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