Pirateria internet, clamorosa operazione: individuati gli utenti online

Sequestrati oltre 5.500 siti e centinaia di canali Telegram utilizzati per la vendita e la diffusione di contenuti protetti da diritto d'autore: 5 milioni di clienti identificati in Italia
Pirateria internet, clamorosa operazione: individuati gli utenti online© ANSA

TORINO - Avevano creato una pay tv parallela a quella legale, arrivando a guadagnare oltre dieci milioni all'anno ai danni di gestori come Sky Italia, Mediaset Premium o Netflix. Tutto attraverso la cosiddetta Iptv, Internet Protocol Television, nuova frontiera dello streaming pirata, con un'organizzazione capace di aggirare i blocchi e le misure prese dai concessionari ufficiali. Al termine delle indagini, coordinate dalla Procura di Napoli e iniziate nel 2017, la Guardia di Finanza e la Polizia delle telecomunicazioni hanno oscurato più di 5.500 siti di live, server, piattaforme informatiche e canali Telegram che offrivano partite di calcio, film e altri contenuti. La confisca all'organizzazione criminale ha una valore che supera i 10 milioni di euro. Quindici degli indagati, pur lucrando ingenti somme dalla propria attività illecita, percepivano il reddito di cittadinanza.

Pirateria online, oscurati 1000 siti

L'operazione 'The Perfect Storm' contro lo streaming pirata

Il mercato illegale della Internet Protocol Television (IPTV) ha subito un duro colpo con l' oscuramento di più di 5.500 siti e di 370 canali Telegram che offrivano partite di calcio ed altri eventi sportivi. Sono 5 milioni finora - secondo dati diffusi dalla Guardia di Finanza in una conferenza stampa - gli utenti dello streaming illegale identificati in Italia e 50 milioni nel mondo.. L' operazione, denominata "The Perfect Storm" , ha portato anche al sequestro di 334 account Paypal utilizzati dai rivenditori. L' organizzazione utilizzava piattaforme informatiche di ultima generazione, ubicate in Europa, che trasformavano i segnali audio-video delle pay tv , di "Disney +, DAZN e Netlix in flussi di dati che venivano redistribuiti attraverso Server collocati in vari Paesi. 

Utenti individuati, rischiano fino a 25.800 euro di multa

"Con l'operazione The Perfect Storm per ora abbiamo colpito la 'cupola' dell'organizzazione che vendeva contenuti Iptv illegali e la rete dei re-sellers ma anche i clienti rischiano dai 6 mesi ai 3 anni di reclusione e una multa da 2.500 a 25.800 euro". Lo ha dichiarato il tenente colonnello della Guardia di finanza, Gian Luca Berruti, nel corso di una conferenza stampa in modalità streaming. "Molte persone - ha aggiunto Berruti - pensano solo alla convenienza economica e non credono di commettere alcunche' di male: in realta' il semplice possesso del device usato per ricevere il segnale, quello che in gergo viene definito 'pezzotto', costituisce un reato penale. E' uno dei motivi per cui, quando abbiamo oscurato i siti, abbiamo reindirizzato gli utenti ad una pagina che li avvertiva di che cosa vanno incontro". "Noi abbiamo acquisito traccia - ha spiegato il sostituto procuratore di Napoli Valeria Sico - di tutti gli indirizzi Ip di chi ha utilizzato il servizio utilizzando una linea fissa o una linea mobile. Nei prossimi mesi si valutera' come procedere nei confronti di queste persone. Parliamo di 5 milioni di utenti".

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