Nuovo Dpcm Draghi in arrivo: le regole per marzo e aprile

Il nuovo decreto ministeriale sarà in vigore dal 6 marzo fino al 6 aprile. Cambiamenti in vista per palestre, piscine, cinema, teatri e musei
Nuovo Dpcm Draghi in arrivo: le regole per marzo e aprile© ANSA

TORINO - Il Ministro della Salute Roberto Speranza è stato chiaro: "Non ci sono le condizioni epidemiologiche per abbassare le misure di contrasto alla pandemia, siamo all'ultimo miglio e non possiamo abbassare la guardia". Il nuovo Dpcm, il primo del Governo Draghi, entrerà in vigore il prossimo 6 marzo e sarà valido fino al 6 aprile. Restrizioni previste anche per Pasqua, che quest'anno cade domenica 4 aprile. Le nuove regole saranno annunciate lunedì prossimo ma non mancano le prime indiscrezioni. Gli allentamenti con il nuovo Dpcm dovrebbero essere minimi: rimane il coprifuoco delle 22, l’obbligo di mascherina all’aperto e al chiuso, nonché il distanziamento sociale.

Nuovo Dpcm Draghi, dalle palestre ai cinema: cosa cambia

PALESTRE E PISCINE. Il Cts ha già raccomandato la massima cautela per la ripresa delle attività sportive e dunque anche palestre e piscine continueranno a rimanere chiuse. Si sta valutando la possibilità di autorizzare esclusivamente le lezioni individuali. Restano consentite, anche in zona rossa, le attività individuali e all'aperto. Sempre vietati gli sport di contatto e di squadra, anche se per questi ultimi è possibile in zona gialla e arancione allenarsi singolarmente.

CINEMA E TEATRI. Potrebbero riaprire a fine marzo (in concomitanza con la Giornata mondiale del teatro che cade il 27 marzo), secondo quanto indicato dai protocolli depositato ieri al Cts. Previste regole più severe: mascherina obbligatoria sempre, biglietti nominativi prenotati online per consentire il tracciamento, sanificazione al termine di ogni spettacolo, ultima visione entro le 22, ingressi contingentati. Si ipotizza una capienza di un terzo delle sale, anche cinematografiche, fino a un massimo di 500 persone al chiuso e 1.500 all'aperto.

MOSTRE E MUSEI. Si sta valutando l'ipotesi di riaprire pure durante il weekend. La richiesta è arrivata dal Ministro della Cultura Dario Franceschini. 

BAR, RISTORANTI, NEGOZI. Nonostante il pressing di alcune forze politiche, resterà molto probabilmente l'obbligo di chiusura alle 18 nelle zone gialle. In zona arancione e rossa solo domicilio o asporto. Restano aperti i negozi in zona gialla e arancio mentre i centri commerciali continueranno ad essere chiusi nei weekend.

SPOSTAMENTI. In Gazzetta Ufficiale è stato pubblicato il decreto legge che proroga il divieto di spostamenti tra le Regioni fino al 27 marzo, consentendo comunque "il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione". Ma le ordinanze regionali o locali che hanno istituito le zone rosse o 'arancione rafforzato’ vietano questi spostamenti e dunque vanno rispettate perché più restrittive delle norme nazionali. Vista la scelta del governo di prolungare le misure del nuovo Dpcm fino al 6 aprile, è prevedibile che il divieto di spostamenti venga allungato.

SECONDE CASE. Rientrano nelle regole sugli spostamenti. Chi vive in fascia gialla e in fascia arancione può andare nelle seconde case anche se si trovano fuori regione. Non si può invece andare in una seconda casa che si trova in fascia “arancione scuro” e in zona rossa. Chi vive in fascia “arancione scuro” e in zona rossa non può uscire dal comune di residenza e dunque non può andare nelle seconde case, anche se si trovano in fascia gialla o in fascia arancione.

SCUOLE. Confermata la didattica in presenza per gli alunni delle scuole superiori tra il 50 e il 75% delle classi in zona gialla e arancione. Solo didattica a distanza invece nelle zone rosse.

Le altre novità del nuovo Dpcm Draghi

Tra le novità ci sono quelle di metodo. In primis, Draghi ha deciso di coinvolgere costantemente le Regioni e informare prontamente il Parlamento per consentire a deputati e senatori di presentare i loro suggerimenti. Si punta inoltre a comunicare con largo anticipo ai cittadini le decisioni prese dal governo. Un’altra novità, decisa per rendere più veloce l’erogazione dei ristori, è la scelta di aprire la cabina di regia politica di Palazzo Chigi, in cui si prendono le decisioni per il contrasto alla pandemia, anche ai ministri economici. Dovrebbe essere ridotto il numero di membri del Comitato tecnico-scientifico. Sarà poi previsto un portavoce unico.

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