Cosa deve fare chi ha già ricevuto la prima dose di AstraZeneca

Molti italiani hanno ricevuto nelle scorse settimane il vaccino prodotto dalla società anglo-svedese: scopri cosa succede ora
Cosa deve fare chi ha già ricevuto la prima dose di AstraZeneca© EPA

Circa un milione di italiani ha ricevuto nelle scorse settimane la prima dose del vaccino AstraZeneca. Ora che la cura per il Covid è stata sospesa in Italia e nel resto d'Europa come bisogna comportarsi? I consigli degli esperti sono chiari: mantenere la calma, evitare di assumere farmaci contro il rischio trombosi e valutare insieme ai medici cosa fare in caso arrivino sintomi diversi da quelli già segnalati come effetti collaterali conosciuti del siero. Il direttore generale dell'Aifa Nicola Magrini ha spiegato a Otto e Mezzo: "Chi ha fatto la prima dose deve stare tranquillo e va rassicurato, non deve fare nulla se non segnalare eventuali sintomi al proprio medico. Ci vuole fiducia nei dati della ricerca, in un piano vaccinale che c'è ed è funzionale alle dosi che arriveranno. Da qui all'estate dovrebbero poter arrivare oltre 20 milioni di dosi al mese e Sputnik potrebbe arrivare all'Ema a maggio".

Vaccino AstraZeneca, cosa fare dopo la prima dose

Massimo Andreoni, direttore di Malattie infettive del Policlinico Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali) ha aggiunto dopo la sospensione precauzionale di AstraZeneca"Bisogna stare tranquilli ed essere consapevoli che sono stati vaccinati milioni di persone e i casi segnalati di reazioni, il cui legame con la vaccinazione è ancora però da dimostrare, sono alcune decine. I disturbi occorsi poi si sono manifestati a ridosso della dose. Per stare tranquilli, è bene fare attenzione se emergono elementi particolari e rilevanti, come per esempio un grande affanno, oppure un dolore al petto. In quel caso conviene chiamare il proprio medico di famiglia".

Chi ha ricevuto in Italia il vaccino AstraZeneca

In Italia le dosi utilizzate sono state 1.093.800 sulle 2.196.000 consegnate, ovvero il 49.8% di quelle arrivate nel nostro paese. Le prime inoculazioni sono arrivate l'11 febbraio, quando ne sono state fatte 2.919, mentre il picco è stato raggiunto lo scorso venerdì, con 64.684 dosi somministrate. A riceverlo sono stati perlopiù gli insegnanti.

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