Scanzi e il vaccino, clamoroso: telefonava alla Asl

Emergono nuovi dettagli sulla questione, che ha scatenato una grossa polemica in Italia
Scanzi e il vaccino, clamoroso: telefonava alla Asl

Continua a far chiacchierare il caso Andrea Scanzi. Il giornalista si è vaccinato in Toscana contro il Covid-19 prima di molte altre persone che ne avevano diritto. La questione è stata affrontata a Non è l'Arena: nel salotto di Massimo Giletti è stata interpellata l'Asl di Arezzo dove Scanzi ha ricevuto una dose di vaccino AstraZeneca. Il direttore Evaristo Giglio ha fornito nuove e sconvolgenti rivelazioni sulla vicenda. “Scanzi, da quello che lui e il suo medico di famiglia hanno detto, sarebbe un caregiver di questi famigliari ammalati che risultano nella lista dei vulnerabili”, ha fatto sapere. Come si verifica una cosa del genere? “Non è uno stato di polizia così che io possa andare a vedere se è vero. Se a me il medico di famiglia fa una segnalazione del genere lo metto lì in attesa. Scanzi era l’ultimo di questa lista. Anzi, si è trovata una situazione convincente per cui, avanzando queste due dosi e con lui che da tempo aveva chiesto di essere chiamato come panchinaro", ha spiegato.

Vaccino Covid: l'Asl di Arezzo scarica Scanzi

"Prima non era mai stato preso in considerazione, perché per quanto mi riguarda si poteva aspettare anche un altro mese o forse un altro anno. Da parte mia non c’è stata assolutamente nessuna forzatura da questo punto di vista. Quando mi chiamò il suo medico io gli dissi che prima di Scanzi ce n’erano tanti altri. Quindi lui poteva aspettare. Ma il medico di base del giornalista gli ha detto che Scanzi avrebbe aspettato, l’importante è che prima o poi fosse stato chiamato al momento opportuno”, ha aggiunto il direttore generale dell'Asl di Arezzo. E poi ancora:Ho ricevuto altre telefonate anche dallo stesso Scanzi, evidentemente gli hanno dato il mio numero…Mi ha detto, guardi, non so se il medico le ha accennato la mia situazione, io sono sempre disponibile quando voi potete. E io gli ho risposto che sarebbe passato del tempo, perché abbiamo altre priorità”.

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