Covid, l'Italia ha mentito all'Europa? Indagine di Dritto e Rovescio

Nel programma di Paolo Del Debbio, in onda su Rete 4, nuove rivelazioni sul piano pandemico mai aggiornato e sull'inchiesta per epidemia colposa
Covid, l'Italia ha mentito all'Europa? Indagine di Dritto e Rovescio

A Dritto e Rovescio si continua a discutere della pandemia e delle gravi conseguenze registrate in Italia. “A me nessuno aveva mai detto come si può smontare un ospedale non-Covid e farlo diventare un ospedale Covid”, ha dichiarato Luca Lorini, direttore del Dipartimento di emergenza, urgenza e area critica dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, tra le città più colpite dall'emergenza. La procura di Bergamo ha aperto un’inchiesta per epidemia colposa e agli atti dell’indagine c’è un documento mostrato nel programma di Paolo Del Debbio. È il rapporto sulla preparazione ad affrontare una pandemia influenzale che il Ministero della Salute ha inviato, nel 2017, alla Commissione europea. Si tratta del piano pandemico che non è stato aggiornato per 14 anni, come venuto a galla dopo l'arrivo della pandemia da Sars-Cov-2. In quel documento il ministero della Salute spiegava alla Commissione europea che medici e infermieri avrebbero avuto tutti i dispositivi di protezione necessari. Era davvero così? “Avete centinaia di mascherine. Quante ne aveva lei a fine febbraio, inizio marzo?”, ha chiesto il giornalista al medico, che ha prontamente replicato: “Arrivavamo a ogni due giorni dovevamo procurarci le mascherine per i due giorni a seguire”.

Emergenza Covid: le nuove rivelazioni a Dritto e Rovescio

Il Ministero ha inoltre comunicato alla Commissione europea di aver adottato il Regolamento sanitario internazionale anche per quanto riguarda l’isolamento dei pazienti infetti negli ospedali. “Questo era il mio letto e questa è la postazione accanto dove tra l’altro poi si è riempita di malati Covid. Di fatto non c’era nessuna protezione”, ha invece raccontato Federico Perelli, contagiato in ospedale a Bergamo mentre era ricoverato per un intervento chirurgico, mostrando la foto della sua camera di ospedale, con il suo letto distante appena un metro da quello dove si alternavano pazienti Covid. “Questi documenti dimostrano che vi è una grande responsabilità per violazione di legge da parte delle istituzioni. Noi chiediamo un risarcimento del danno intorno ai duecento milioni di euro, forse qualcosa di più”, ha affermato l’avvocato Consuelo Locati, legale di oltre cinquecento familiari di vittime del Covid-19 che hanno intentato una causa civile al tribunale di Roma.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...