Vaccino Pfizer, servirà terza dose. Il Ceo: "Normalità in autunno"

Molto probabilmente ci sarà anche il richiamo annuale per mantenere la protezione contro il Coronavirus e le sue varianti
Vaccino Pfizer, servirà terza dose. Il Ceo: "Normalità in autunno"© EPA

Due dosi di vaccino non bastano contro il Covid-19. Albert Bourla, il Ceo della Pfizer, ha dichiarato alla Cnbc che molto probabilmente servirà un'altra dose di siero. "Uno scenario probabile è che ci sarà bisogno di una terza dose, più o meno tra 6 e 12 mesi dopo la seconda dose. Da lì, poi, ci sarà un richiamo annuale. Ma tutto deve essere confermato. E, di nuovo, le varianti avranno un ruolo fondamentale", ha annunciato. Bourla ha inoltre rivelato che la produzione dei vaccini è stata incrementata: "Stiamo programmando di aumentare drasticamente le nostre forniture di vaccini ai Paesi europei nelle prossime settimane. In questo trimestre consegneremo oltre quattro volte di più di quanto abbiamo fatto nel primo trimestre: 250 milioni di dosi, dopo averne date 62 fino a marzo. E siamo in discussioni per fare di più. Ho fiducia che ci riusciremo. Certo, c’è sempre la possibilità che qualcosa vada storto, come si vede dai problemi che stanno avendo altre aziende. Qualche questione può sempre sorgere, quando hai a che fare con la manifattura complicatissima di prodotti biologici".

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Secondo il Ceo della Pfizer sono reali le possibilità di un ritorno alla normalità entro l'autunno: "Lo vediamo dall’esempio di Israele. Certo, è un Paese piccolo, con i confini chiusi. I movimenti in entrata e in uscita sono limitati e la popolazione vive in uno stato di guerra quasi continuo, dunque sa come rispondere rapidamente a una crisi. Ma lì siamo riusciti a dimostrare al mondo intero che c’è speranza". Intanto Pfizer ha diffuso gli ultimi dati relativi alla qualità del suo vaccino: il farmaco ha un'efficacia superiore al 91% contro il Coronavirus e superiore al 95% nel contrastare la forma grave della malattia anche 6 mesi dopo la somministrazione della seconda dose. 

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