L'immunologo: "Il sole uccide il Covid: lampade solari sui bus"

I raggi solari contrastano il Coronavirus: è quanto emerso da uno studio tutto italiano. Scopri i dettagli
L'immunologo: "Il sole uccide il Covid: lampade solari sui bus"© ANSA

"Abbiamo dimostrato che raggi Uva e Uvb del sole nel giro di poche decine di secondi uccidono completamente il Sars-Cov-2". Ad affermarlo Mario Clerici, docente di Patologia generale all’Università Statale di Milano e direttore scientifico dell’Irccs di Milano Fondazione Don Gnocchi, autore, insieme al gruppo di ricerca dell'Istituto nazionale di astrofisica, di uno studio tutto italiano pubblicato oggi in preprint. "In spiaggia bastano veramente 10-20 secondi di Uva e Uvb per uccidere completamente il virus", ha aggiunto l'immunologo. Secondo Clerici l'arrivo della bella stagione e la percentuale sempre più alta di vaccinati sta aiutando a superare l'emergenza Coronavirus in Italia. Ma allora perché in Brasile durante l'estate, così come in India, si sono verificati una valanga di contagi?

Il sole uccide il Covid in pochi secondi

"Innanzitutto c'è da dire che il sole - ha sottolineato Clerici - non è il solo elemento che giustifichi tutto quello che osserviamo. In India hanno contribuito le feste religiose con i bagni nel Gange e poi c'erano i monsoni, quindi c'era tutta la velatura dei raggi solari dovuta alle nuvole". L'esperto ha spiegato: "In Brasile sappiamo tutti quello che è successo, purtroppo hanno pagato la gestione Bolsonaro, perché è vero che servono i raggi solari però servono anche le mascherine, i vaccini e tutto il resto". Ad ogni modo gli esperimenti hanno confermato l'efficacia del sole contro il Covid-19: "Si vede proprio in una visualizzazione l'effetto dei raggi solari sul virus: se non lo esponi ai raggi solari il virus infetta le cellule, se lo esponi ai raggi solari lo uccidi".

La proposta di Clerici

Questa scoperta potrebbe avere eccellenti applicazioni nella vita di tutti i giorni per sterilizzare oggetti e ambienti dal virus. "I dati dell'anno scorso erano importanti perché hanno portato allo sviluppo di dispositivi che svolgevano proprio questa funzione ma i raggi Uvc - ha ricordato lo scienziato - sono pericolosi per la cute umana, quindi non si poteva stare nella stessa stanza dove venivano applicati. I raggi Uvb invece no, sono i raggi che ci toccano normalmente quando usciamo al sole, per cui questa scoperta ha un'importanza molto più alta". Insomma se mettessimo delle normali lampade solari negli autobus potremmo risolvere un problema? "Sì. A parte il fatto che ne usciremo tutti più abbronzati e più belli, quello che suggeriscono questi dati è proprio questo".

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