Covid, Gimbe: risalgono i contagi, la situazione negli ospedali

La campagna vaccinale prosegue a ritmo spedito ma la pandemia non è ancora archiviata del tutto: leggi le ultime novità
Covid, Gimbe: risalgono i contagi, la situazione negli ospedali© ANSA

Risalgono i contagi ma resta stabile la situazione ospedali mentre la campagna vaccinale prosegue. Il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe rileva nella settimana 30 giugno-6 luglio, rispetto alla precedente, un incremento di nuovi casi (5.571 vs 5.306); in calo invece i decessi (162 vs 220), i casi attualmente positivi (42.579 vs 52.824), le persone in isolamento domiciliare (41.121 vs 50.878), i ricoveri con sintomi (1.271 vs 1.676) e le terapie intensive (187 vs 270). "Sul fronte dei nuovi casi settimanali - ha dichiarato Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe - dopo 15 settimane consecutive di discesa si rileva un incremento del 5% rispetto alla settimana precedente. Anche l'attività di testing, dopo 7 settimane di calo, registra un aumento del 15,5%, continuando tuttavia ad attestarsi su numeri troppo bassi, con conseguente sottostima dei nuovi casi e insufficiente tracciamento dei contatti".

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A destare preoccupazione sono gli oltre 5,75 milioni di over 60 a rischio di malattia grave, privi di adeguata copertura contro la variante Delta, che sta prendendo sempre più piede in Italia e nel resto d'Europa. "Nel nostro Paese il tallone d'Achille della campagna vaccinale è attualmente rappresentato dagli oltre 5,75 milioni di over 60 a rischio di malattia grave privi di adeguata copertura contro la variante delta", ha spiegato Renata Gili, responsabile ricerca dei servizi sanitari Gimbe. Carabellotta ha invece aggiunto: "L'incremento dei casi conseguente alla diffusione della variante Delta destinato a continuare nelle prossime settimane non deve generare allarmismi. Certo il dato preoccupa per il suo potenziale impatto sugli ospedali che sarà inversamente proporzionale alla copertura vaccinale completa degli over 60. Ecco perché oltre a potenziare tracciamento e sequenziamento, occorre mettere in campo strategie di chiamata attiva per gli over 60 che non si sono ancora prenotati e accelerare la somministrazione delle seconde dosi".

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