© FacebookFinisce dopo quasi un secolo la storia del rifugio Casati, costruito nel 1923 nel cuore del Parco dello Stelvio. La struttura, situata a 3.269 metri di quota, a Valfurva, nel gruppo Ortles-Cevedale, è a rischio crollo a causa del ghiaccio in scioglimento. Come riporta il Corriere della Sera il rifugio verrà completamente ricostruito a una cinquantina di metri più a monte. Il rischio crollo è da attribuire ai cambiamenti climatici e all’aumento delle temperature in alta quota, che stanno mettendo in pericolo questo angolo di paradiso. “Questi sono gli effetti del riscaldamento globale - ha dichiarato Alessandro Nardo, direttore del Parco nazionale dello Stelvio -. Il disgelo in superficie fa muovere i detriti e la capanna si abbassa con crepe nella struttura e gravi problemi che non sono risolvibili, se non con un approccio radicale”.