Omicron in Italia: a Caserta due classi in isolamento

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Omicron in Italia: a Caserta due classi in isolamento© EPA

Due classi di scuola elementare di Caserta sono in isolamento per motivi precauzionali in seguito al primo caso di positività alla variante Omicron riscontrato in un manager di ritorno dal Mozambico. Si tratta delle classi frequentate dai due figli dell'uomo, entrambi positivi, dove però non sono emersi nuovi casi. La Asl di Caserta ha tracciato nei giorni scorsi tutti i contatti avuti dall'uomo e dai parenti, in particolare dai figli, effettuando alcune decine di tamponi agli alunni e ai docenti delle due classi. Già due le serie di test effettuate a distanza di cinque giorni ed entrambe hanno dato esito negativo. Gli alunni sono stati prima in regime di sorveglianza attiva e poi, dopo la scoperta che si trattava di Omicron, sono stati posti in isolamento in attesa di effettuare un ultimo tampone. In casi di negatività del terzo si tornerà in classe.

Omicron in Italia: il paziente zero era vaccinato

Sono buone le condizioni di salute del 'paziente zero' e dei suoi cinque familiari conviventi: in tutto quattro adulti, tutti vaccinati, e due bambini. Il direttore generale della Asl di Caserta Ferdinando Russo ha fatto sapere che "la situazione è sotto controllo: il paziente zero e i suoi familiari hanno una carica virale molto bassa, e ciò, mi riferisco in particolare agli adulti, è riconducibile al fatto che sono vaccinati con due dosi". Russo ha sottolineato che la Asl continua a seguire "con la massima attenzione la situazione sul versante scolastico, con le due classi elementari frequentate dai figli del manager in isolamento precauzionale".

Nessun contatto in Lombardia

Stando alle ultime ricostruzioni, il 'paziente zero' è arrivato in aereo a Milano nella serata del 15 novembre e, con macchina noleggiata dall'azienda, ha raggiunto un hotel, presso il quale ha cenato da solo, in una sala dove era presente solo un'altra persona, ma accomodata nel lato opposto e non ha avuto contatti con il personale dell'Hotel. Il giorno successivo, alle ore 8.00, sempre in auto, ha raggiunto un ospedale per effettuare il tampone richiesto dalla propria azienda, dovendo ripartire per il Mozambico la sera stessa del 16. Dopo il tampone si è recato in auto presso un'altra struttura ospedaliera per sottoporsi agli esami periodici previsti per i dipendenti Eni, indossando sempre i dispositivi di protezione personale e un'altra struttura ospedaliera per ulteriori visite, al termine delle quali ha ripreso l'auto per raggiungere l'aeroporto di Fiumicino da cui sarebbe dovuto partire per il Mozambico. Durante il viaggio per Roma ha ricevuto la chiamata dal medico competente, che lo ha informato della positività, motivo per cui ha deciso di tornare a Caserta dalla famiglia.

Attivati test su 133 passeggeri

Sono stati attivati i test sui 133 passeggeri sul volo proveniente dal Sudafrica e atterrato a Fiumicino l'11 novembre scorso e sul quale viaggiava il dipendente dell'Eni risultato successivamente contagiato dalla variante Omicron. La Regione Lazio, una volta avuta la lista dei passeggeri, ha subito disposto i tamponi e il tracing. I tamponi verranno poi sequenziati all'Istituto Spallanzani per verificare eventuali altri casi di variante Omicron.

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