Covid e sigarette elettroniche: scoperta una correlazione

Secondo una ricerca chi ne fa uso avrebbe più sintomi: mal di testa, nausea, vomito, diarrea e dolori muscolari i più frequenti
Covid e sigarette elettroniche: scoperta una correlazione© EPA

Le persone che usano sigarette elettroniche e risultano positive al Covid-19 hanno una maggiore frequenza di sintomi. Lo rileva uno studio della Mayo Clinic, pubblicato sul Journal of Primary Care & Community Health. La ricerca evidenzia che chi 'svapa', utilizza cioè la e-cig, e risulta positivo al Covid-19 ha una maggiore frequenza di sintomi come mal di testa, dolori muscolari, dolore toracico, nausea e vomito, diarrea e perdita dell'olfatto o del gusto. Coloro che alla sigaretta elettronica aggiungono anche il fumo di tabacco lamentano respiro affannoso e registrano visite al Pronto Soccorso più frequenti. "Lo studio - afferma il primo autore, David McFadden - è stato progettato per confrontare la frequenza dei sintomi comuni di Covid-19 come perdita del gusto o dell'olfatto, mal di testa, dolori muscolari e costrizione toracica in coloro che utilizzavano la sigaretta elettronica e in chi invece non aveva questa abitudine. Abbiamo intervistato più di 280 fumatori di e-cig positivi al Covid e li abbiamo confrontati con 1.445 persone della stessa età e sesso, che non 'svapavano'. Tutti questi sintomi comuni di Covid sono stati segnalati più frequentemente nel primo gruppo".. I partecipanti allo studio avevano almeno 18 anni e sono risultati positivi al test Covid tra il 1 marzo 2020 e il 28 febbraio 2021. Un'ipotesi è che l'aumentata infiammazione del tessuto polmonare promossa dall'infezione da Covid e quella indotta dallo 'svapo' possano peggiorare la probabilità di infiammazione sistemica, con un aumento associato di sintomi come febbre, mialgie, affaticamento e mal di testa. "Durante una pandemia con un agente patogeno respiratorio altamente trasmissibile come SARS-CoV-2 -conclude Robert Vassallo, co-autore dello studio- è altamente consigliabile diminuire o interrompere l'uso di sigarette elettroniche per ridurre al minimo il potenziale di aumento dei sintomi e di eventuali danni polmonari".

"Il lavoro preliminarmente, nelle sue conclusioni, riporta molto chiaramente che in base alla letteratura scientifica non risulta esserci alcuna correlazione tra l’uso di sigaretta elettronica ed un maggior rischio di essere infettati dal Covid-19 - aggiunge Fabio Beatrice, primario emerito e Fondatore del Centro Antifumo dell’Ospedale San Giovanni Bosco di Torino - L’univa vera e forte affermazione contenuta nel lavoro è che chi usa la sigaretta elettronica non corre maggiori rischi di contrarre il Covid-19 rispetto a chi non fuma e rispetto a chi fuma normali sigarette. Dunque dal momento che il fumo elettronico determina una drammatica riduzione dei prodotti della combustione rispetto alla normale sigaretta appare ancora più forte e coerente rispetto ai dati scientifici la posizione del Ministero della Salute della Gran Bretagna e della Nuova Zelanda che proprio in piena epoca covid hanno considerato e rappresentato alla classe medica il forte interesse medicale della e-cig".

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