Stati Uniti svelano qual è la migliore protezione contro Omicron

Le ultime ricerche sul Covid-19 parlano chiaro: scopri tutti i dettagli
Stati Uniti svelano qual è la migliore protezione contro Omicron© EPA

La variante Omicron, scoperta per la prima volta lo scorso autunno in Sudafrica, ha messo di nuovo in ginocchio l'Italia, l'Europa e il resto del mondo. La mutazione è decisamente più contagiosa e questo ha portato ad un'impennata dei casi. C'è un modo per difendersi dal virus? Secondo tre studi pubblicati dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti c'è solo un modo per evitare la B.1.1.529. Quale? La terza dose di vaccino! Il booster Pfizer-BioNTech e Moderna non solo ostacolano i contagi legati ad Omicron, ma sono soprattutto efficaci nell'impedire che le persone contagiate con la variante del Covid siano costrette al ricovero in ospedale.

I dettagli degli ultimi studi sul Covid-19

I risultati sono stati ottenuti sulla base di 3 nuovi studi in un momento in cui il 99% dei nuovi casi Covid negli Stati Uniti sono attribuibili alla variante Omicron. La dose booster si è rivelata decisiva al 90% per evitare ricoveri tra dicembre e gennaio, stando ai dati raccolti in relazione a circa 88.000 ricoveri in 10 stati. Due dosi di vaccino - quindi il ciclo ordinario di vaccinazione - hanno mostrato un'efficacia del 57% ad almeno 6 mesi dalla seconda dose. Il booster, inoltre, ha mostrato un'attendibilità dell'82% per evitare il ricorso ad una visita in pronto soccorso, secondo le cartelle cliniche relative a 200.000 viste effettuate anche in questo caso in 10 stati. 

L'unica arma contro Omicron è il vaccino

Un alto studio ha evidenziato la forza della dose booster nella protezione dal contagio 'targato' Omicron. I dati raccolti in 25 stati hanno evidenziato che l'incidenza è di 149 casi ogni 100.000 persone quando si fa riferimento a soggetti vaccinati 3 volte. Con 2 dosi, l'incidenza sale a 255 casi. Inoltre un terzo studio ha permesso di osservare che la dose booster evita la malattia grave provocata dall'infezione legata a Omicron. Tra 13.000 persone contagiate dalla variante, il rischio di malattia sintomatica per i vaccinati con booster si è rivelato inferiore del 66% rispetto alle persone vaccinate con 2 dosi.

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