Bassetti: “Green Pass va abolito a inizio primavera”

L’infettivologo giudica come anacronistiche le misure anti Covid in vigore in Italia
Bassetti: “Green Pass va abolito a inizio primavera”© ANSA

Il Prof. Matteo Bassetti invita il governo ad allentare drasticamente le misure anti-covid. Il direttore della Clinica di malattie infettive San Martino di Genova, fissa alla primavera la fine dell’obbligo del Green Pass, anche alla luce dei tanti soggetti vaccinati e della curva dei contagi in discesa. "A inizio primavera va messo un punto. Con il 95-96% di popolazione coperta dall'infezione grave va tolto”, ha dichiarato Bassetti a Liberoquotiano. “La gente è stufa: non si può andare avanti così. Invito la politica a fare attenzione: un cittadino stufo, quando hai a che fare con una malattia infettiva, è il pericolo maggiore in cui puoi imbatterti, perché non segue più alcuna regola”.

Bassetti: “Insensata capienza ridotta negli stadi”

"Agli italiani andrebbe eretto un monumento: il 90% si è vaccinato, e la percentuale continua a crescere - dice il virologo -. Hanno e abbiamo rispettato tutte le regole, ma nonostante questo resistono restrizioni insensate", spiega ancora riferendosi ad esempio "al limite di 5mila spettatori negli stadi, che poi non si capisce perché siano 5mila sia a San Siro che ne può contenere 80mila sia a La Spezia che ha 11mila posti. Tra poco pare che si torni al 50%, e non ha comunque senso dato che nei cinema e nei teatri, quindi al chiuso, viene accettata la capienza totale. Limitare gli ingressi, con così tanti vaccinati, le mascherine e la sanificazione degli ambienti oltre che sbagliato è anacronistico".

Mascherine all’aperto: “Buttiamole!”

"La mascherina all'aperto - prosegue l'infettivologo -, non se ne può più, buttiamola! La Francia la abolisce martedì. Nel Regno Unito l'hanno vista appena. L'hanno abbandonata anche in gran parte della Spagna. Non vedo perché l'Italia debba proseguire. Se nelle prossime due-tre settimane i dati del contagio e dei ricoveri continueranno a scendere sarà il momento di abbandonare le limitazioni, almeno quelle più cervellotiche". Sulla scuola aggiunge: “Bisogna smettere di fare il tampone a chi non sta male: è questo il vizio di forma, perché dal momento che scopri che uno è positivo non è che lo puoi mandare a scuola. Ma se la finiamo di controllare chi sta bene... Dobbiamo capire che i tamponi vanno fatti solo a chi ha sintomi e a chi deve uscire dalla quarantena".

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