Covid, parla Rasi: "Quarta dose? È da valutare"

La pandemia in Italia non è ancora finita: negli ultimi giorni i contagi sono tornati a salire
Covid, parla Rasi: "Quarta dose? È da valutare"© ANSA

"Un monitoraggio attento ci dirà se dovremo ragionare di continuare con questo vaccino, cercarne migliori o se si possa convivere così. Ma saranno i numeri a dircelo, e saranno fondamentali quelli che raccoglieremo da adesso a giugno, per essere pronti per la stagione che tradizionalmente fa vedere una risorgenza delle infezioni". A farlo sapere il professore Guido Rasi, ordinario di Microbiologia clinica dell'Università Tor Vergata di Roma ed ex direttore dell'Ema, a margine del convegno organizzato a Bari in occasione della prima Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio sanitari.

"Le cose stanno andando relativamente bene"

"Bisogna continuare a monitorare molto attentamente l'evoluzione del Covid - ha detto Rasi - In Italia le cose stanno andando relativamente bene, abbiamo una percentuale di vaccinati e di immunizzati molto alta che ci potrebbe mettere in una condizione buona. Abbiamo dall'altra parte l'incertezza di quanto duri veramente l'immunità, soprattutto la seconda linea immunitaria, quella della memoria, che è quella su cui contiamo per ottobre". La variante Omicron, ha ribadito l'esperto, "ha fatto 8 milioni di infetti in due mesi contro 5 milioni in due anni precedenti e questo ha avuto un impatto. Stiamo assistendo adesso a una ripresa del picco: adesso l'ondata è salita dal Sud al Nord e sta riscendendo al Sud. Questo andamento disomogeneo è dovuto ai classici ritardi del fenomeno epidemico".

"La mascherina al chiuso deve restare"

"Non sono assolutamente d'accordo ad eliminare le mascherine al chiuso. La modalità di trasmissione di questo virus è tale per cui la mascherina è l'unica vera protezione per l'infezione, al chiuso non ha proprio senso eliminarla", ha aggiunto. In più secondo Rasi "la storia delle varianti ci insegna che finché non sarà protetta una grossa parte del mondo non ne usciremo".

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